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mercoledì 30 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La controreligione del faraone Akhenaton 44

L'incommensurabile grandezza del nuovo e unico Dio Aton non poteva essere capita né dal popolo né dal basso clero, dati i loro limiti culturali, né poteva venire accettata dai grandi sacerdoti che ben sapevano quali rivolgimenti sociali e politici poteva determinare.

Infatti, la repentina e brutale eliminazione degli dèi, così amati e venerati dal popolo, che li riteneva il solo motivo del benessere politico ed economico del paese, determinò un terribile shock e il timore di un crollo dell'ordine sociale e cosmico.

Se a ciò aggiungiamo che non ci si limitò a chiudere i templi e a cancellare le immagini degli dèi, ma si provvide anche a sospendere le feste collegate alla religione – celebrazioni che per il popolo, come abbiamo visto, rivestivano la massima importanza anche sotto l'aspetto sociale - possiamo capire l'enorme angoscia, la sensazione di totale disorientamento che s'impossessò di tutti, dal più ricco al più diseredato esponente della popolazione. Infatti, tutti i complessi e fastosi cerimoniali del culto degli dèi vennero eliminati e i sacerdoti furono esautorati da ogni funzione loro propria .

Il dio Sole Aton

Per un nuovo illuminismo. La latitanza delle classi politiche. (La mala religione) 241

Un esempio, magari piccolo, che però dice tutto sull'appecoramento dei nostri politici alle imposizioni della Chiesa, riguarda l'ora di religione nella scuola pubblica.

Questo insegnamento (abolito in Francia, a Berlino ed in altri Paesi europei) è teoricamente facoltativo in Italia, ma praticamente obbligatorio.

Perché? Perché il Consiglio di Stato ha concesso, d'autorità e con validità retroattiva, il beneficio dei crediti agli studenti che hanno frequentato (e frequenteranno) l'ora di religione cattolica.

Così tutti gli studenti italiani saranno spinti a frequentarla, controvoglia. Ciò è un autentico tradimento della Costituzione che riconosce pari dignità a tutte le concezioni filosofiche, religiose e non, cui si ispirano i cittadini, e ripristina di fatto l'assurdo concetto della religione cattolica, come "unica religione dello Stato", cancellato dal Concordato del 1984 con il totale accordo della Chiesa stessa.

Consiglio di Stato

martedì 29 novembre 2011

Le mirabolanti facezie dell'esorcista padre Amorth.

L'ottantaseienne esorcista modenese Padre Gabriele Amorth autore del libro “Memorie di un esorcista. La mia vita in lotta contro Satana”(ma in verità Satana, dopo quasi diecimila esorcismi da lui fatti, è diventato un suo compagno di merenda), non cessa di stupire per le sue esilaranti esternazioni.

In una recente intervista ne ha dette di tutti i colori non solo a proposito della festa di Halloween (“un osanna al diavolo che, se adorato anche soltanto per una notte, pensa di vantare diritti sulla persona”), ma anche di tutte le discipline di meditazione orientali, del diabolico Harry Potter e delle pretese della scienza.

Tutte emanazioni sataniche e usurpazioni della fede. Sulle discipline di meditazione orientali Padre Amorth è lapidario: “Pratiche orientali apparentemente innocue come lo yoga sono subdole e pericolose. Pensi di farle per scopi distensivi ma portano all’induismo. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza della reincarnazione”, e quindi portano al male.

In quanto al maghetto Harry Potter. idolo letterario e cinematografico venduto anche nelle librerie cattoliche, “porta alla magia e, quindi, porta al male. In Harry Potter il demonio ha agito in maniera nascosta e furba, sotto forma di poteri straordinari, magie, maledizioni”.

In quanto alla scienza: “Non è in grado di inventare neanche una cicca. Lo scienziato è solo uno scopritore di qualcosa che Dio ha già creato”.

Padre Gabriele Amorth che si proclama uno dei più grandi esorcisti a livello internazionale, è uno dei pochi segugi alla ricerca del diavolo rimasti in circolazione, visto che ormai in Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo e altri Paesi europei gli esorcisti sono letteralmente scomparsi, sostituiti da psichiatri molto più efficaci a guarire le pseudo possessioni.

“Abbiamo moltissimi preti e molti vescovi che purtroppo non credono a Satana” confessa il nostro esorcista con visibile sconforto. E aggiunge: “Ci sono nazioni intere senza esorcisti: là molti vescovi non credono nel demonio e arrivano addirittura a dire in pubblico: l’inferno non esiste, il demonio non esiste”.

Tutto ciò lascia allibito il nostro don Gabriele che afferma perentorio: Satana non è estinto, anzi è vivo e vegeto più che mai e sta addirittura in Vaticano, nascosto nelle vesti, e sicuramente anche nelle mutande, di preti, vescovi e cardinali. Lì, nonostante profluvi d'incenso e d'acqua santa, allignano sètte sataniche coltivate “da preti, monsignori e perfino cardinali!”.

“Lo so - afferma sconsolato- dalle persone che me l’hanno potuto riferire perché hanno avuto modo di saperlo direttamente. Ed è una cosa ‘confessata’ più volte dal demonio stesso sotto obbedienza durante gli esorcismi”. Il Papa ne è informato? “Certo che ne è stato informato! Ma fa quello che può. E’ una cosa agghiacciante”.

Certo che se prendiamo in considerazione tutti gli scandali che recentemente hanno scosso la Chiesa in campo sessuale ci viene quasi da credere che padre Amorth ha ragione e che il Maligno non sia più da ritenersi una bufala per allocchi ma un inquilino fisso delle stanze vaticane e delle sacrestie.

Comunque a leggere il libro di don Gabriele si può fare qualche allegra risata.

Padre Gabriele Amorth

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 240

In tutti gli Stati occidentali le Chiese (cattoliche e protestanti) si arrogano il diritto anticostituzionale e antidemocratico di essere più importanti delle altre organizzazioni della società civile (partiti politici, sindacati, gruppi di interesse auto-costituiti e così via) onde ottenere cospicui fondi pubblici, speciali privilegi, intangibilità rispetto alle leggi, protezione legislativa e legale dalle critiche e dalla satira, e soprattutto, di imporre, spesso con strumenti legislativi da esse imposti, i loro punti di vista nella società.

In Italia, il Vaticano, col ricatto di negar il voto dei cattolici ai politici che non lo appoggiano, impedisce di fatto ogni legislazione che garantisca i più elementari diritti civili, come il riconoscimento delle coppie di fatto, la libera contraccezione, l'eutanasia passiva, la fecondazione assistita, e impone allo Stato l'obbligo anticostituzionale di sovvenzionare le scuole private cattoliche, di farsi carico dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche (per inculcare credenze settarie nei giovani), di usufruire, infine, di privilegi fiscali e di esenzioni legali.

Insomma, uno Stato nello Stato, in totale e assoluta violazione della Costituzione Italiana. Non possiamo certo aspettarci che una classe politica, così asservita al potere religioso, e per di più la più pagata e la più corrotta del mondo occidentale, si preoccupi che la scuola pubblica impartisca un insegnamento rigorosamente razionale e che butti alle ortiche il ciarpame di gran parte del sapere tradizionale.

Costituzione Italiana

lunedì 28 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La controreligione del faraone Akhenaton 43

Il culto del Dio Aton, secondo alcuni studiosi tra cui W.J. Perry (The Primordial Ocean, pagg. 146, 284), derivava dal culto del Dio Ra di Eliopoli, la città santuario dell'antico Egitto nella quale, secondo Manetone, Mosè aveva appreso la religione dei grandi misteri.

Anche Sigmund Freud, nel suo saggio sul monoteismo di Mosè fece risalire l'origine delle idee rivoluzionarie di Akhenaton a Eliopoli e al suo antico culto solare (S. Freud. L'uomo Mosè e la religione monoteista, pag 351).

In effetti, in Amarna vi erano collegamenti molto chiari con Eliopoli, come per esempio la pietra “Benben”, l'oggetto di culto più sacro, e il toro Mneves, l'animale sacro di quella città.

Mneves, toro sacro

Per un nuovo illuminismo. La latitanza delle classi politiche. (La mala religione) 239

La colpa di questo deficit educativo su chi ricade? Purtroppo sulla classe politica la quale, a sua volta, vittima di una educazione settaria, è incapace di salvaguardare i principi laici e democratici, chiaramente riconosciuti in tutte le costituzioni degli Stati occidentali.

Così succede, come è accaduto in Italia, che un importante uomo politico al momento della sua elezione a presidente di un ramo del Parlamento, nel discorso di investitura, invochi platealmente l'ausilio della Beata Vergine Maria, confondendo, da bigotto privo del senso dello Stato (che essendo laico non ha religione), il Parlamento con l'oratorio della sua parrocchia.

O che il ministro della Pubblica Istruzione proclami che in Italia (Stato laico per Costituzione) “l’ora di religione ha una valenza educativa maggiore delle altre discipline” (Mariastella Gelmini, 24.04.09).

Per questa ministra, insegnare come verità, delle favole assurde, vere circonvenzioni di minori, è il massimo dell'educazione.

Fatti del genere non succedono solo in Italia. In quasi tutti gli Stati occidentali non esiste una laicità concreta, anche se conclamata nelle rispettive Costituzioni, perché le questioni di politica e di governo sono spesso sotto l’influenza di interessi religiosi settari.

L'ex ministra Maristella Gelmini

domenica 27 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 28

Ma in questi giorni altri studi concordano nell'escludere l'esistenza di dio. Ricercando le origini della religiosità nella mente umana, alcuni scienziati americani sono arrivati addirittura a concludere che dio è solo una creazione del cervello. È la nuova frontiera delle neuroscienze negli Usa.

A San Diego e in North Carolina, neurologi studiano come l'epilessia e gli allucinogeni producano apparizioni mistiche; e in Canada un neuroscienziato sperimenta un casco magnetizzato, “l'elmetto di dio”, che provoca in chi lo indossa «esperienze spirituali».

Sono la conferma di quanto si era intuito già alcuni decenni fa esaminando, sotto il profilo medico, la conversione di San Paolo. Questa conversione coincise con una rovinosa caduta del millantato apostolo che possiamo sicuramente attribuire ad un improvviso attacco epilettico su cui la scienza non nutre dubbi.

Il neurologo A. Ragot scrive: “Paolo era soggetto a crisi epilettiche: oscuramento, aura luminosa e sonora, caduta, coma, cecità, afasia che regrediscono nei giorni seguenti, paralisi che migliora progressivamente lasciando ogni volta conseguenze emiplegiche definitive”. Tutte cose accadute a San Paolo durante la sua rivelazione.

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 95

Era notte fonda, ma non totalmente buia, perché una pallida luna filtrava tra le nuvole. Cinque uomini: tre coperti da un ampio mantello con cappuccio e gli altri due vestiti col tipico saio degli schiavi, salivano il Golgota, trainando un asino carico d'orci, brocche e arnesi.

Erano Giuda, Davide e un mercante greco di nome Ptolomeo, un tempo socio di Giuda. Si fermarono in un giardino, a poca distanza da quello in cui era stato sepolto Gesù, e nel quale c'erano tre tombe.
"Ptolomeo, qual è la tua?" chiese Giuda.

"Eccola!" fece costui, indicando la terza. "E' la più grande e contiene tre posti letto di pietra. Due sono occupati dai corpi dei miei genitori, il terzo è vuoto. I miei l'hanno comperata quando si sono stabiliti qui provenendo dalla Decapoli. Il posto vuoto è riservato a me, ma io non ho nessuna intenzione di venir sepolto in questa città odiosa e nella quale mi sento sempre più estraneo".
"Nemmeno io che sono un giudeo" rispose l'altro. "Appena finita questa assurda faccenda, sparirò per sempre col mio amico da questo posto infame".

"Che ci succede se ci scoprono?" chiese Ptolomeo, visibilmente in preda all'ansia.
"Non ti preoccupare! A quest'ora di notte, in pieno sabato santo, neanche un cane oserebbe uscire di casa e, tanto meno, dalle mura di Gerusalemme".
Intanto uno schiavo, usando mazza e scalpello, si era messo a togliere il sigillo della tomba e l'altro a scaricare l'asino.

"Giuda", chiese Ptolomeo impaurito, "che troveremo dentro?" E rabbrividì tutto.
"Solo poche ossa, se i tuoi sono morti da molti anni, come hai detto".
Quando il sigillo fu completamente rimosso, Ptolomeo ordinò agli schiavi di rotolare la pietra e aprire la tomba. Apparve un'apertura semicircolare che immetteva in una stanza stretta e alta. Entrarono con una lanterna e la ispezionarono. I tre letti di pietra erano sovrapposti uno all'altro. Nei primi due, attraverso i sudari corrosi, s'intravedevano delle ossa. Quello più alto era vuoto.

"E adesso, andiamo a prendere il corpo di Gesù" fece Giuda agli altri.
La tomba del Galileo, essendo provvisoria, non aveva sigillo e quindi fu aperta in un attimo. I due schiavi, che avevano lavorato in Egitto nella Casa dei Morti d'Eliopoli, presero con delicatezza il cadavere di Gesù, scucirono il lenzuolo che l'avvolgeva e lo piegarono con cura, riponendolo nella tomba; quindi gli tolsero il sudario dal volto e le due monete che erano state poste a chiusura degli occhi e, con spugne imbevute in essenze odorose, pulirono accuratamente ogni parte del suo corpo. Lavorarono con alacrità e precisione.

Imbevvero d'aromi un altro lenzuolo di lino finissimo e vi adagiarono il corpo di Gesù. Si apprestavano a stendere sul volto il sudario, quando Giuda li fermò. Voleva guardare per l'ultima volta le sembianze del fallito Messia. Trovò che aveva un'espressione quasi serena, nonostante le atroci sofferenze patite, e si commosse fino alle lacrime.

In quattro trasportarono il corpo Gesù nella tomba di Ptolomeo. La chiusero e la rissigillarono. Fecero sparire ogni traccia del loro passaggio.
"E l'altra tomba?" fece uno degli schiavi. "L'abbiamo lasciata aperta! Tutti si accorgeranno che ne abbiamo trafugato il cadavere!"

"E' proprio quello che vuole Maddalena" fece Giuda, "Io però non ho capito per quale recondito motivo ci ha ordinato di farlo".
“Se c'è lo zampino del Potere, non tarderemo molto a scoprirlo” fece David

sabato 26 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La controreligione del faraone Akhenaton 42

Abbiamo visto che la religione dei grandi misteri, imperniata sul monoteismo, era riservata a pochissimi iniziati, persone destinate all'ufficio di sovrano “e tra i sacerdoti [...] a quelli particolarmente provati in seguito a giudizio, in base sia al tipo d'educazione e di cultura, sia di stirpe” (Clemente Alessandrino, Stromata, op.cit.).

Gli altri, il popolo nel suo insieme, ne restavano esclusi non solo per motivi politici ma soprattutto per la loro limitatezza culturale e per l’arretratezza spirituale che impediva loro di accedere ad un così sublime ammaestramento. Ebbene, Amenofi IV decise improvvisamente di distribuire a tutto il popolo questo sapere incommensurabile, e di farlo senza sottoporlo a un'adeguata preparazione, per quanto limitata. Decise cioè di gettare, come si suol dire, le perle ai porci.

Per attuare questa sua radicale riforma religiosa, Akhenaton usò una forma di coercizione violenta: i templi furono chiusi, le immagini degli dèi distrutte, i loro nomi cancellali dai monumenti e i loro culti abbandonati.

Tutto il variopinto pantheon di divinità antropomorfe e zoomorfe fu sostituito dal Dio Aton, il Dio unico della luce, dotato di trascendenza, onnipotenza, bontà infinita e libero da tutte quelle passioni terrene e plateali, quali aggressività, gelosia, vendicatività che di solito gli uomini attribuiscono al Dio inventato a loro immagine e somiglianza. Aton era anche un Dio sommamente pacifico, che aborriva la guerra, rifiutava i sacrifici cruenti, amava la serenità dell'esistenza umana, i sentimenti del cuore e il rispetto della natura.

Akhenaton e il dio sole Aton

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 238

Nelle madrasse, scuole coraniche, i bambini musulmani dondolando il capo avanti e indietro, vengono sottoposti ad un insegnamento martellante del Corano fino ad impararne ogni parola come pappagalli.

Insegnare ai bambini come una virtù che bisogna credere ciecamente, senza discussioni e dimostrazioni, non solo è una grande colpa, perché si preclude loro un'istruzione razionale e completa, ma li si predispone a diventare dei fondamentalisti disposti a tutto, anche a prestarsi come potenziali terroristi suicidi.

Ecco perché governi, genitori e insegnanti dovrebbero impedire che la scuola pubblica diventi un ulteriore strumento di plagio e si trasformi invece in una libera palestra di dibattiti dialettici.

Quindi, è la nostra educazione sbagliata che ci impedisce di essere razionali, liberi e migliori, sotto tutti gli aspetti umani. È il nostro sistema educativo che ci nega l’opzione di una visione laica della vita e ci fa aggrappare alle assurde falsità della religione.

Una madrassa islamica

venerdì 25 novembre 2011

Nella civilissima Olanda si allestiscono le squadre mobili per l'eutanasia.

Mentre il nostro Parlamento, costituito nella quasi totalità da politici codardi e nemici degli italiani, si appresta ad approvare, su imposizione vaticana, la Legge sulla Tortura Obbligatoria di Fine Vita che nega l'autodeterminazione sulla propria salute, sul proprio corpo, sulla propria vita e impone l'accanimento terapeutico ai malati terminali e a quanti non riescono a sopportare la sofferenza psichica per aver perso la loro indipendenza e la loro dignità, in un altro Paese, non extraterrestre ma prossimo al nostro, in cui vige l’eutanasia legale dal 2001, della quale possono usufruire tutti i malati senza possibilità di recupero che lo desiderano, vengono allestite le squadre “mobili”dell’eutanasia per regalare la dolce morte a pazienti in fase terminale direttamente a casa loro, col pieno conforto di parenti ed amici.

Si tratta della civilissima Olanda rispetto alla quale il nostro Paese è ancora a livello barbarico.

Ad “inaugurare” questa pratica è stata una donna di 64 anni, affetta da una grave forma di demenza, la quale aveva nel passato, da “lucida”, manifestato più volte la sua intenzione di essere aiutata a morire qualora fosse caduta in uno stato quasi letargico.

“Si tratta di un passo importante a favore di tutti coloro che scelgono l’eutanasia - ha dichiarato Walburg De Jong, portavoce di Right To Die-NL- un’associazione che supporta le morti assistite.

In Olanda nel 2010 sono state 3.136 le persone che hanno scelto la “dolce morte”, ma l’eutanasia, per essere concessa, esige l'osservanza di leggi molto rigide e severe che richiedono che tutte le cure possibili vengano realizzate per un periodo prolungato.

Una volta, però, che si ha la certezza che non ci sono speranze di miglioramento e che il malato non intende più sopportare inutili sofferenze, solo allora si dà il via libera al programma della dolce morte. La novità è che oggi può essere portata a domicilio, lontano dagli ospedali e dai medici. A patto però che il malato da “lucido”, abbia espresso la sua volontà.

In Italia la massa della popolazione anche cattolica, accetta in pieno l'eutanasia per gli stadi terminali della malattia, quando richiesta da un paziente cui la vita è diventata insopportabile, ma per la Chiesa la sofferenza è un dono divino che va goduto fino alla fine, anzi prolungato in tutti i modi col supporto di canule, ventilatori, siringhe, tubi e sonde infilati dappertutto.

I nostri politici, per scopi elettorali, appoggiano le imposizioni disumane e crudeli della Chiesa anziché quelle volute dai cittadini e fingono di ignorare che la scelta di decidere del nostro corpo è un fondamentale diritto democratico proclamato non solo dalla nostra Costituzione ma anche dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, firmata da tutti gli Stati occidentali, all'infuori del Vaticano e di alcuni Stati totalitari del mondo.

Se il cittadino è libero nelle sue opinioni e nel suo voto, si deduce che egli è anche sovrano su una sfera privata, dove i suoi valori di coscienza sono insindacabili. Ma andate a spiegarlo alla casta il cui unico scopo e perpetuare cadreghino e privilegi.

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 237

La gente, quando è incoraggiata fin dalla prima infanzia a pensare con la propria testa, si rifiuta, da adulta, di accettare ad occhi chiusi le verità indimostrate, e non ha più bisogno di credere in dio per condurre una vita piena, serena, libera e moralmente più appagante.

Infatti, un'educazione rigorosamente razionale svilupperebbe al massimo il pensiero critico, ci renderebbe psicologicamente più forti e sicuri, ci farebbe eliminare tutto il ciarpame che condiziona il sapere tradizionale, spesso inficiato da pregiudizi, superstizioni e infantilismi.

Purtroppo, oggi questo non avviene perché i capi religiosi, ben sapendo che la mente infantile è credulona e vulnerabile, fin dalla prima infanzia la marchiano a fuoco, infettandola col dogma che la fede cieca è una virtù e scoraggiando in tutti i modi il porsi domande.

Quando il bambino crescerà, infetterà la generazione successiva con le stesse assurdità religiose, e il gioco si perpetuerà nei secoli.

giovedì 24 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 27

Alle stesse conclusioni cui è giunta ora la scienza approda anche la filosofia che si basa sull’equazione indeterminista che propone il dilemma: «O c’è dio e non può esserci il caso, oppure, c’è il caso e non può esserci dio».

In base alla equazione indeterminista si arriva a riconoscere che il caso determina la fisica subatomica, l'astrofisica e la cosmologia e soprattutto la biologia evolutiva.

Quindi l'ammissione del caso in tutte queste discipline implica l'impossibilità del divino.

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 236

L'indottrinamento accanito in tenerissima età produce effetti devastanti permanenti che accentuano oltre ogni limite il deficit intellettivo di cui la natura ci ha penalizzati.

È come una nube oscura che si fissa nel cervello, imprigiona la mente, e le impedisce di ricevere qualsiasi altra luce. Qualcuno riesce a forare questa tenebra e comincia a nutrire i primi dubbi.

Ma per aprirsi completamente ha bisogno di molto coraggio, non solo per riconoscere le imposture che lo hanno plagiato, ma anche per accettare di vivere in controtendenza, infischiandosi dell'irrisione di quanti (magari parenti stretti) guardano con malcelato fastidio chi non si comporta come la massa e rifiuta di lasciarsi intruppare nei miti religiosi.

Per cambiare radicalmente le cose bisogna quindi che governi, genitori e insegnanti, trasformino il sistema educativo irrazionale diffuso nel mondo, e lo improntino ad una visione laica e razionale della vita.

mercoledì 23 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La controreligione del faraone Akhenaton 41

Intorno all'anno 1377 a.C., alla morte del faraone Amenofi III, salì al trono il figlio che costui aveva avuto dalla regina Tiye, Amenofi IV. L'Egitto conobbe con lui il più grande sconvolgimento religioso della sua storia.

Nel volgere d'alcuni anni il nuovo faraone cancellò la religione politeista, spodestò la classe sacerdotale e sostituì il molteplice pantheon egizio con un singolare monoteismo di Stato, incentrato sul culto del disco solare chiamato Aton.

Anche la capitale fu spostata da Tebe ad Amarna (che allo scopo venne costruita ex-novo), e il sovrano mutò il proprio nome da Amenofi ad Akhenaton, (amato da Aton). Si ebbe così il monoteismo dell'evidenza aperto al popolo.

Un monoteismo che negava tanto la pluralità quanto la segretezza del divino, cioè l'idea di un Dio nascosto che si è fatto mistero per il mondo.

Akhenaton

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 235

Che cos'è la fede? L'abiura della razionalità e l'accettazione dell'assurdo. L'evidenza non ha bisogno di fede. Che la Terra giri attorno al sole non è un atto di fede perché è evidente di per sé.

È un atto di conoscenza saldo e chiaro, perfettamente verificabile. L'esistenza di dio, al contrario, non essendo dimostrabile in alcun modo, perché non verificabile e non confutabile, è un puro atto di fede che rientra nel fantastico, nel mitico e nell'immaginario.

Quindi la religione, ogni religione, è solo fantasia infantile, non suffragata da alcuna prova, inventata da individui che hanno scambiato le loro allucinazioni per visioni celesti, per messaggi divini, senza fornire la minima prova della veridicità delle loro affermazioni, solo facendo affidamento sulla credulità delle masse facilmente plagiabili.

Purtroppo, l'educazione attuale, perseguita in quasi tutti gli Stati occidentali, ci costringe fin dal grembo materno, sottoponendoci ad un indottrinamento martellante, a credere ciecamente alle favole più assurde, col divieto categorico di non dubitare di queste assurdità, pena terribili castighi divini e il sottile dileggio dei conformisti.

martedì 22 novembre 2011

Il governissimo Monti-Bagnasco conferma sempre più che l'Italia è una colonia vaticana.

Il nuovo governo Monti, nato all'insegna di un sempre più invadente e soffocante cattolicesimo, è l'ennesima prova che l'Italia è diventata ormai una colonia vaticana nella quale si va instaurando una subdola e strisciante forma di teocrazia debole, fermamente perseguita dalla gerarchia ecclesiastica.

Tutti i nuovi ministri sono infatti etichettati come super cattolicissimi e provengono da importanti incarichi nel campo culturale, assistenziale e teologico cattolico. Monti non si è preoccupato nemmeno di salvare le apparenze nominando, magari uno straccetto di ministro laico in qualche ministero poco importante. No, no. Tutti rigorosamente cattolicissimi.

Era scontato che nella pubblica istruzione dovesse essere nominato un ministro ligio all'oscurantismo religioso onde ostacolare l'evoluzionismo a favore del creazionismo e mettere in sordina tutti i progressi della scienza che contraddicono la religione.

Ma che nel ministero della sanità una fatwa vaticana abbia impedito la nomina dell'oncologo U. Veronese, considerato unanimemente il medico più preparato e competente a svolgere questo ruolo, semplicemente perché sostiene il diritto all'eutanasia e avversa la legge della tortura obbligatoria voluta dai Torquemada d'Oltretevere, dimostra lo squallore morale e civile dei nostri governanti sottomessi ai catto-ayatollah vaticani.

D'altra parte l'Avvenire, organo ufficiale del Governo Ombra dei vescovi, aveva subito messo i paletti al nuovo governo in gestazione pubblicando in prima pagina tre articoli molto chiari su quello che deve fare subito il cattolico Monti: la Legge sulla Tortura Obbligatoria di Fine Vita, ripristino della rigidità nella Legge 40 sulla fecondazione clericale dopo lo smantellamento delle norme più assurde praticato da alcune sentenze dei giudici della Corte Costituzionale, rafforzamento dell'ora di indottrinamento religioso nelle scuole pubbliche e soldi alle scuole cattoliche.

Il giornale dei vescovi invocava anche equità nella tassazione, senza aprir bocca sulla rinuncia ai privilegi fiscali di cui godono i preti a cominciare dall'infame esenzione dell'ICI sugli immobili adibiti a lucrose attività commerciali.

Ciliegina sulla torta: l’ultima uscita di Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, porta l'ordine al governo e al parlamento di imporre in fretta agli italianila legge sul biotestamento ,perchè questa legge evita la deriva eutanasica. Naturalmente in nome della laicità creativa tanto cara a papa Ratzinger e ai Torquemada vaticani.

Monti-Bagnasco

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 234

Il celebre biologo Richard Dawkins, nel libro «L'illusione di Dio», sostiene che l'insegnamento scolastico, oggi impartito nelle scuole occidentali, non trasmettendo una conoscenza oggettiva e provabile ma mitica, come per esempio la creazione biblica, rappresenta una violazione dei diritti dell'infanzia, un vero abuso.

Un autentico stupro intellettuale, aggiungo io, perché millanta come verità ciò che è soltanto un mito infantile.

Il giovane deve essere abituato ad accettare soltanto ciò che è evidente e che si presta ad essere dimostrato e confutato. Tutto il resto è solo mito e va considerato tale, anche se soffuso di poesia.

Solo in tal modo possiamo rimediare in parte alle carenze intellettive di cui la natura ci ha penalizzati. È chiaro, anzi lapalissiano, che in una simile educazione, dio e la fede non hanno posto.

lunedì 21 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 40

I grandi misteri egizi esercitarono un'enorme influenza nella cultura di tutto il mondo antico. Tramite Mosè furono alla base della teologia e della religione dell'Occidente, e tramite Orfeo – latore dell'idea dello Hen kai pan in Grecia – influenzarono le teorie di Pitagora, Eraclito, Parmenide e Platone e degli stoici.

Durante il Rinascimento, grazia a due importanti opere: gli Hieroglyphica di Orapollo e il Corpus Hermeticum di Ermete Trismegisto, la teologia egizia determinò la nascita del panteismo cosmoteistico che può essere sintetizzato nel Deus Sive Natura di Spinoza (Baruch Spinoza, Tractatus theologico-politicus) .

Il cosmoteismo greco nella sua versione più frequente era Hen kai pan, "Uno è Tutto", il mondo è Dio. Nella versione spinozista, "Deus sive Natura", si afferma la stessa cosa. Il "kai" della formula greca ha lo stesso valore del "sive" di Spinoza.

Non è un'addizione ma una equiparazione. La patria del cosmoteismo quale s'incontra in Plutarco, Diodoro, Filone, Origene e Clemente Alessandrino, nonché in Porfirio e Giambico, era dunque l’'Egitto.

Platone

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 233

Bisogna educare i giovani, fin dalla prima infanzia, con metodi scientifici e razionali, rigettando, o evidenziando come tale, tutto quanto sa di mitico, fabuloso e irrazionale.

Questo, non per trasformare ognuno di noi in uno scienziato, ma semplicemente in un uomo normalmente razionale, che utilizza alla meglio il cervello imperfetto che la natura gli ha dato.

Una tale rivoluzione dell'educazione potrebbe completarsi nel giro di una sola generazione, se politici, genitori e insegnanti fossero d'accordo, e senza gravare sulla spesa pubblica trasformerebbe radicalmente il nostro pensiero, la nostra cultura, e le sorti dell'intero pianeta che trabocca letteralmente di idee sbagliate. Lo Stato che per primo attuasse questa riforma diventerebbe, ipso facto, il più progredito del mondo.

Perché un'educazione, basata sulla razionalità, sviluppa la creatività e la democrazia in quanto apre la mente allo studio oggettivo, rigoroso e scientifico della realtà che ci circonda, e porta chi la coltiva a prendere decisioni informate, dedotte dall'osservazione dei fatti esaminati, e non da principi campati in aria e dedotti da miti.

domenica 20 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 26

Oggi la migliore offerta degli scienziati è la M-Teoria, che comprende in sé la teoria della supergravità e quella delle stringhe, che, secondo Hawking, essendo autosufficiente, di un creatore non ha più bisogno.

Già Simone Laplace, due secoli fa, aveva escluso la necessità di dio per spiegare l'origine dell'universo. Quando egli presentò il suo “Trattato di meccanica celeste” a Napoleone Bonaparte, l’imperatore osservò: «Signor Laplace, mi hanno detto che in quest’opera sull’Universo il Creatore non è citato neppure una volta».

«Sire, non ho bisogno di questa ipotesi», fu la risposta di Laplace. E a Napoleone che gli faceva osservare che quella di dio era una bella ipotesi, che spiegava molte cose, Laplace ribatté prontamente: «Certo, spiega tutto. Ma non permette di predire niente».

Simon Laplace

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 94

Si coricarono molto presto quella sera, vigilia della pasqua. Le forti emozioni provate durante quella giornata li avevano stremati.

Furono svegliati quasi subito dal padrone della locanda. Tobia, il servo di Lazzaro, chiedeva insistentemente di loro.

“Maddalena vi scongiura di recarvi subito da lei” spiegò agitato. “Useremo il mio cocchio per raggiungerla prima dell'inizio del sabato”.
“E Lazzaro?” chiesero.

“È nascosto vicino alla Piscina di Siloe coi capi della ribellione”.
Seguirono Tobia in preda a viva ansia. Si chiedevano perplessi cosa volesse Maddalena da loro.

Arrivarono in men di mezz'ora. Maddalena li attendeva scarmigliata e affranta. Era in preda ad un dolore disperato e subito li fece entrare in una stanza isolata.

“Ho bisogno del vostro aiuto” esordì senza preamboli. “Dovete, entro domani notte, trafugare il cadavere di Gesù, sepolto provvisoriamente in una tomba di Giuseppe d'Arimatea, e fare in modo che non venga più ritrovato. Nessuno deve venirlo a sapere, neanche mio fratello e Marta. Mi fido di voi. A cosa fatta, datemi conferma e vi pagherò qualsiasi somma mi chiederete”. E li licenziò senza lasciar loro il tempo di proferir parola.

Furono immediatamente riportati indietro. Nessun cenno durante il ritorno per non insospettire Tobia.

Appena si ritrovarono nella camera della locanda, si guardarono allibiti e sgomenti. Che stava architettando Maddalena, si chiesero. Cercarono di dare una risposta alla loro domanda ma non ne trovarono nessuna che li soddisfacesse. E se fosse semplicemente impazzita per il dolore?

Giuda era perplesso e incerto ma Davide tagliò corto. “Diamoci subito da fare” disse, “Perché qui potrebbe esserci lo zampino del Potere”.

sabato 19 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 39

Anche Karl Leonhard Reinhold e Friedrich Schiller, filosofi e letterati tedeschi del XVIII secolo, considerarono la formula saitica " Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà" come la ricusazione, la negazione di un nome e la proclamazione di un Dio anonimo e nascosto.

Filone Alessandrino interpretò queste medesime parole nel modo seguente: è sufficiente al saggio conoscere Dio a posteriori o tramite le sue opere, ma "chiunque vorrà contemplare la natura non occultata della Divinità, sarà abbagliato dalla trascendente radianza della Divinità e dallo splendore dei suoi raggi” (Filone, De fuga et inventione, Vol. III, pag.146).

La sublime Natura come Essere Supremo e Nascosto era, per i due filosofi tedeschi, la divinità nei cui misteri Mosè era stato iniziato in Egitto. Senz'altro egli passò attraverso tutti gli stadi d'iniziazione fino a giungere alla contemplazione della "Natura" come divinità nascosta, invisibile e senza nome.

Friedrich Schiller

Per un nuovo illuminismo. Un nuovo sistema educativo. (La mala religione) 232

Come ovviare, entro certi limiti, a questa universale débâcle intellettiva? Che cosa potrebbe, verosimilmente, aiutare miliardi di esseri umani a superare le barriere religiose che imbrigliano la mente umana?

Non certo vietando le religioni con la forza, chiudendo d'imperio chiese, moschee, sinagoghe e templi vari, come hanno tentato di fare, inutilmente, i regimi comunisti di infame memoria. Tutto ciò le radicherebbe ancor di più nella nostra psiche.

E allora? L'unica soluzione possibile è far ricorso ad una nuova educazione, le mille miglia lontana da quella praticata oggi in tutto il mondo, anche in quello più evoluto.

venerdì 18 novembre 2011

I “valori non negoziabili”, nuovo mantra nella bocca dei clericali.

L'espressione “ valori non negoziabili”, che pare sia stata coniata dal cardinal Ruini, sta diventando un mantra nella bocca dei clericali. La sentiamo ripetuta in continuazione con autentica ossessione.

Tra questi «valori non negoziabili», che Walter Peruzzi ha definito le parti più infondate e bischere della morale cattolica, che il Vaticano tenta di contrabbandare per  legge naturale onde imporla a tutti i cittadini, ce ne sono almeno due che la massa dei cattolici condivide sempre di meno.

Riguardano il matrimonio indissolubile e  celebrato da un ministro cattolico e la sacralità della vita, intesa come assoluto dono divino.

Secondo la Chiesa gli italiani sono per oltre il 90% cattolici, ma si dà il caso che al giorno d'oggi il 60% di essi si trova, praticamente, escluso dai sacramenti, cioè costituisce quella che Agostino di Ippona considerava “la vil massa dannata”. Perché?

Perché se assommiamo i conviventi, i divorziati, i concubini, gli sposati civilmente e gli omosessuali, tutti in crescita esponenziale, a rimanere in regola col matrimonio religioso rimane solo una sparuta schiera, ridotta per lo più a fedeli di età avanzata e in via di rapida estinzione.

I matrimoni sono in netto calo in tutta Italia per una serie di cause molteplici tra le quali non è da scartare il fatto che da noi il divorzio è tuttora, per imposizione della Chiesa, un'impresa difficile e costosissima.

A Milano, una recente statistica conferma che separazioni e divorzi aumentano sempre più mentre i matrimoni religiosi si sono ridotti ad un terzo in poco tempo.

Per quanto riguarda la sacralità della vita e il rifiuto quindi di ammettere ogni forma di autodeterminazione e di eutanasia, questa è sostenuta soltanto dai nostri politici imbelli e codardi, per scopi prettamente politici, cioè ottenere l'indulgenza della Cei in campagna elettorale. La stragrande maggioranza degli italiani, invece, è di opinione opposta.

Lo prova anche un sondaggio dell’Osservatorio sul Nord Est di Demos & Pi, pubblicato giorni fa dal Gazzettino, quotidiano della vandea veneta, che ha rilevato che il 62% del campione si è dichiarato molto o moltissimo d’accordo con l’affermazione “quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede”.

In base all’appartenenza politica, si dichiarano favorevoli all’eutanasia il 94% degli elettori di Sel, il 76% della Lega Nord, il 70% del Pd, il 67% dell’Idv, il 55% dei ‘grillini’, il 53% di Fli, il 48% del Pdl e il 35% dell’Udc. Quindi le motivazioni vere delle Roccelle, i Quagliarielli, i Sacconi e i Calabrò che vogliono a tutti i costi prolungare le agonie e le sofferenze del prossimo per ingraziarsi il Vaticano, sarebbero respinte a forte maggioranza in un referendum per l'abrogazione del falso testamento biologico.

In questa inchiesta risulta sintomatico il fatto che la Lega Nord, i cui elettori sono per tre quarti a favore dell’eutanasia, sia schierata in Parlamento a sostegno di un disegno di legge “infame e crudele” come quello del testamento biologico in via d'approvazione.

È chiaro che Bossi e la sua banda anziché assecondare le aspirazioni dei loro elettori preferiscono l'inciucio col Vaticano.

Raffaele Calabrò

Per un nuovo illuminismo. Le carenze del nostro cervello. (La mala religione) 231

Ma è il cervello l'autentica catastrofe dell'evoluzione dell'uomo. Come dimostra un giovane scienziato americano di nome Gary Marcus nel suo saggio illuminate “Kluge” (L'ingegneria approssimativa della mente umana, Feltrinelli, Milano, 2008), l'evoluzione ce lo ha assemblato casualmente, utilizzando alla bell'e meglio - come un bricoleur che usa pezzi di spago, fili di ferro e brandelli di nastro adesivo - i geni che trovava a disposizione.

Altro che l'Intelligent Design che gli stolidi creazionisti hanno ipotizzato in sostituzione del mitico vasaio che ha modellato la statuina di Adamo!

Il nostro cervello, che lo si voglia o no, è un assemblaggio di fortuna e per di più modellato per le vecchie culture tribali delle origini della nostra specie, impregnate di magia e di superstizioni, e ancora del tutto inadatto al multiculturalismo delle società contemporanee.

Ecco spiegate le fragilità della nostra mente: la sua mediocre normalità, i continui abbagli della vita quotidiana, le amnesie, e ancor più: i pregiudizi, gli atteggiamenti settari, le convinzioni irragionevoli e assurde che contraddistinguono il comportamento di gran parte dell'umanità, i conflitti ideologici che avvelenano le nostre società e, soprattutto, il radicamento delle nostre credenze religiose.

Ci troviamo di fronte, dunque, ad un quadro veramente inquietante del nostro deficit mentale.

Gary Marcus

giovedì 17 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 25

Che il "Big Bang", la grande esplosione che ha creato l'universo, non sia avvenuto per intervento divino, ma come conseguenza inevitabile delle leggi della fisica, non è l'unica prova a negare l'esistenza di dio.

Ce n'è un'altra: la certezza scientifica che il nostro universo non è l'unico esistente ma solo uno di una serie di universi nei quali altre forme di vita sono possibili.

Ciò «rende meno straordinarie le condizioni del nostro pianeta» ed elimina la certezza che «la Terra sia stata creata apposta a beneficio degli esseri umani», come tutte le religioni ci fanno credere in base al dogma antropocentrico dei creazionisti.

Quindi l''universo non ha bisogno di un creatore come afferma perentoriamente Stephen Hawking, l'erede di Newton, il Big Bang fu "una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica". Per la fisica classica l’universo era infinito ed eterno. Due prerogative di dio che la fisica contemporanea rinnega del tutto.

Big Bang

Per un nuovo illuminismo. Le carenze del nostro cervello. (La mala religione) 230

Come dimostrano i più recenti studi sull'evoluzionismo, l'uomo, durante il suo percorso evolutivo, è stato assemblato con una «stringa» di Dna zeppa di inutile ciarpame, che ha parecchio in comune con germi e animali di bassa origine da cui deriviamo.

Molti dei disturbi che tutt'oggi ci affliggono, dalle ernie al singhiozzo, sono dovuti dal fatto che abbiamo ereditato parti e organi del nostro corpo «di seconda mano» da pesci e girini. Lo scienziato Neil H. Shubin1 lo mette in evidenza osservando che i cammini dei nervi e i percorsi seguiti dai fluidi del corpo umano sono un lascito di questi nostri antenati.

Il tubo attraverso cui passa lo sperma, ad esempio, fa un lungo giro con un cappio che può condurre alla formazione di ernie. Ciò è il risultato dei grandi mutamenti anatomici avvenuti nel nostro percorso evolutivo a partire dai pesci.

Le prove del ciarpame che l'evoluzione ci ha trasmesso sono molte: la nostra appendice del tutto inutile, l'altrettanto inutile manto di pelo che ancora cresce (e poi perdiamo) dopo cinque mési di gestazione, il nostro rudimento di coda e così via.

Neil H. Shubin

mercoledì 16 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 38

Per Plutarco, Pan era equiparato ad Iside quale dea della Natura, una Natura da non identificarsi, come abbiamo visto, con ciò che è palese a tutti nell'evidenza naturale.

Scriveva Plutarco che in Egitto, nel tempio della dea Sais, “la statua di Atena, che essi identificano con Iside, reca incisa quest'epigrafe: «Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà, e nessun mortale mai sollevò il mio velo.»” (Plutarco, op. cit., VIII). Parole, queste, che esprimono il concetto di Natura come sublime divinità dei misteri: astratta, spirituale, anonima, invisibile e fuori della portata della ragione umana.

Immanuel Kant, forse il massimo filosofo tedesco, nella sua "Critica del giudizio" definì quest'epigrafe il pensiero più sublime che sia mai stato espresso. Il vescovo anglicano Ralph Cudworth, acuto studioso dell'antica religione egiziana, accordò all'iscrizione nel tempio di Sais, citata da Plutarco, una posizione di primo piano nella teologia egizia.

Interpretò infatti il peplo o velo della dea come il simbolo di una distinzione fra esterno e interno, fra “qualcosa di esteriore e di visibile” e“qualcosa di nascosto e di sublime, invisibile e inconcepibile da parte dei mortali” (Ralph Cudworth, The True Intellectual System pag. 341).

Ralph Cudworth

Per un nuovo illuminismo. Le carenze del nostro cervello. (La mala religione) 229

Abbiamo più volte affermato che la religione è una terrificante pandemia che continua ad imperversare nel mondo, malgrado la sua negatività. Possiamo chiederci: come mai l'uomo persiste a vivere nelle tenebre più oscure che ottenebrano la sua razionalità a vantaggio di miti infantili e assurdi, ma dalle conseguenza spesso catastrofiche?

Una prima spiegazione l'abbiamo data all'inizio del libro parlando della religione ancestrale, per mezzo della quale l'uomo primitivo, nel suo tentativo irrazionale e magico di spiegare il mondo, aveva creato dei memi religiosi, veri e propri marchi a fuoco impressi nella sua mente, trasmessi inalterati di padre in figlio attraverso i secoli.

I capi religiosi trasformarono in seguito queste primitive credenze religiose in veri e propri sistemi di potere e le istituzionalizzarono in chiese di vario genere. I tentativi fatti da filosofi e saggi nell'antichità di liberare la mente e aprirla ad una vera conoscenza non dogmatica, riguardarono solo poche persone dotate di grande intelligenza e di spirito di ricerca. La massa incolta rimase costantemente succube e credulona.

Questa prima spiegazione del persistere della credenza irrazionale, dovuta a fattori storici, non spiega però del tutto, il fenomeno inquietante della diffusa stupidità umana. C'è dell'altro.

martedì 15 novembre 2011

Papa Ratzinger sempre più ossessionato dall'ateismo.

Durante la scorsa recita dell’Angelus Benedetto XVI si è soffermato sul tema della fine della vita per attaccare l'ateismo e le religioni classiche.

Quella dell'ateismo, considerato da Ratzinger la causa di tutti i mali della Terra, è ormai divenuta un'ossessione maniacale che gli fa dire le più trite e stolide affermazioni, tipo: “se togliamo Dio, se togliamo Cristo, il mondo ripiomba nel vuoto e nel buio”. E ancora: “la religione dei greci, i culti e i miti pagani, non erano in grado di gettare luce sul mistero della morte”.

Come fa un uomo che si picca per colto e per di più per filosofo dire certe assurdità sul mondo classico greco-romano che è stato la culla di tutto lo scibile dell'Occidente e che ha insegnato all'umanità l'esigenza del libero pensiero e della incessante ricerca della verità.

È proprio quando Cristo è entrato in scena che ha avuto inizio la più lunga e devastante epoca di oscurantismo della storia dell’uomo, che ha comportato per secoli: persecuzioni, roghi, intolleranze e interminabili guerre di religione.

Fu proprio col trionfo del cristianesimo che tutte le più importanti istituzioni culturali e artistiche del mondo antico decaddero e furono cancellate. I giochi olimpici cessarono definitivamente nel 394 e l'università di Atene, la più prestigiosa istituzione culturale del mondo antico, venne chiusa nel 529.

Da allora i filosofi non cristiani furono obbligati al silenzio e i liberi pensatori condannati al rogo. Questo sì che ha fatto piombare il mondo nel vuoto e nel buio. Quanto poi al terrore della morte, che sempre ha angustiato l'uomo fin dall'epoca delle caverne, è solo prospettando un aldilà chimerico, cioè un bella favola assurda e demenziale, che secondo Ratzinger l'uomo può vincerlo, nell'illusione di essere immortale.

In realtà il cristianesimo terrorizzando l'uomo con la minaccia di castighi eterni ha reso la morte dei cristiani molto più dolorosa e terrificante di quella dei pagani. Infatti il noto oncologo di fama internazionale U.Veronesi, che ha visto per più di 30 anni molta gente morire di tumore, ha affermato di aver notato un’accettazione della morte molto più serena da parte dei non credenti, rispetto ai credenti delle varie religioni, sempre angosciati dal timore delle pene dell'inferno.

Quanto all'Angelus c'è da rilevare un fenomeno di irritante servilismo, tipicamente italiano. Ogni domenica il TG delle 13,30 dà regolarmente conto delle esatte parole del cosiddetto papa, come fossero vere informazioni da cui gli ascoltatori devono trarre insegnamento, prendendole per oro colato. Naturalmente ciò accade solo nel nostro Paese, ormai ridotto a diocesi vaticana.

Benedetto XVI

Per un nuovo illuminismo. (La mala religione) 228

Gran parte dell'umanità è ancora succube dell'oscurantismo religioso e dilaniata dai continui conflitti che esso suscita nel mondo, ma, fortunatamente, la mentalità laica si sta rapidamente diffondendo in tutto il pianeta per merito della scienza e della cultura che vanno espandendosi a ritmo sempre più veloce e inarrestabile attraverso i mass media, ormai globalizzati.

Tutto l'Occidente sente avvicinarsi una nuova ventata di illuminismo. La lotta per il suo affermarsi, però, sarà ancora aspra e dura e richiederà una forte pressione sulla classe politica attuale, ancora condizionata dalle lobby religiose, per costringerla a concedere, finalmente, tutte le libertà fondamentali del cittadino, e a proporre una nuova scienza dell'educazione che sviluppi nei giovani la razionalità e l'indipendenza del pensiero e porti l'umanità a rifiutare tutte le barriere religiose e a creare un clima di pacifica convivenza tra i popoli.

lunedì 14 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 37

I misteri maggiori, che spiegavano l'esistenza del Dio Uno e Tutto, non ammettevano un aldilà quale veniva inteso dalla religione popolare, cioè un qualche luogo in cui fossero previsti premi per i giusti e castighi per gli empi.

Gli iniziati, nell'ultimo stadio della loro illuminazione, arrivavano a un così elevato grado di conoscenza e di elevazione spirituale che per loro il bene e il male cessavano d'essere, ogni ammaestramento discorsivo diventava vano e muti di fronte al fulgore della Natura, sfociavano nell'immediatezza dell'epòpteia mistico-conoscitiva, nella visione ultima (Clemente Alessandrino, Stromata V,11,17,1).

I misteri maggiori, però, potevano essere riservati soltanto a quei pochissimi fra gli iniziati che fossero sufficientemente forti per virtù e sapienza da reggere alla rivelazione della verità, intesa come superamento del mondo illusorio, e dunque come ammissione di un solo Dio invisibile e senza nome, causa prima e fondamento dell'Essere, "che ha tratto origine da se stesso e dal quale tutte le cose derivano". (Clemente Alessandrino, Protreptikos 74, 4).

Clemente Alessandrino

La pedofilia. (La mala religione) 227

Da allora questa imposizione si è progressivamente imposta, suscitando sempre forti resistenze nel clero.

Per la Chiesa, il celibato dovrebbe conferire al sacerdote un maggior carisma spirituale e concedergli maggior tempo da dedicare alle funzioni religiose. Viceversa, col matrimonio e con la nascita dei figli, sarebbe portato a pensare ai beni terreni e alla prosperità della famiglia.

Ma questa imposizione ha determinato in molti dei suoi ministri delle frustrazioni sessuali, degenerate spesso in perversioni vere e proprie, quali l’omofilia e la pedofilia, come abbiamo visto sopra.

Infatti, la Chiesa Cattolica è l'organizzazione sociale che, secondo molti ricercatori, conta, a tutti i livelli della sua scala gerarchica, la più alta concentrazione di persone omosessuali.

Preti, vescovi e cardinali, però, per camuffare le loro tendenze non tralasciano di sparare continuamente anatemi sulla "innaturalità" dei rapporti omosessuali, alimentando in questo modo l'odio e la discriminazione contro i gay. Al contrario della Chiesa Cattolica, quella Protestante, accettando o addirittura incoraggiando il matrimonio per i suoi ministri di culto, ha evitato perversioni, scandali e danni materiali.

Omofilia

domenica 13 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 24

La pubblicazione del libro di Hawking è stata accolta come una vittoria della ragione e della scienza sull'oscurantismo religioso ma duramente contrastata da papa Benedetto XVI, che insiste a declassare la scienza ad ancella della fede.

Hawking non ha mai creduto che scienza e religione siano conciliabili e tanto meno che la scienza sia subordinata alla fede.

"C'è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull'autorità (cioè sulla rivelazione piovuta dall'alto e mai dimostrata), e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento" egli afferma categorico.

"E la scienza vincerà perché funziona". Non solo, ma prova tutto ciò che afferma, mentre la religione non prova niente di quello che va predicando.

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 93

Intanto i Galilei, cioè i seguaci di Gesù, ringalluzziti per il successo della cacciata dei profanatori del Tempio e dalla convinzione della pavidità dimostrata dai romani, decisero di dar inizio alla rivolta in prossimità della pasqua, quando la città, traboccando di pellegrini, era meno controllabile.

Erano euforici e in preda a continua eccitazione sicché fu facile per la spia Gioele, divenuta nel frattempo intima di Tobia, capo della servitù della casa di Lazzaro, venire a conoscenza del luogo e dell'ora della rivolta. I Galilei, infatti, si erano dati convegno sul Monte degli Ulivi la notte di giovedì per assaltare la mattina successiva, all'alba, la Torre Antonia, presidio dei romani.

Ezra, il capo del sinedrio, avvertì il presidio romano. Il tribuno Terenzio attese che i rivoltosi si riunissero verso la mezzanotte sul colle prossimo la città e con una coorte di legionari, accompagnata da alcune guardie del Tempio, dopo un breve scontro armato, soffocò la rivolta sul nascere e arrestò Gesù, mentre i suoi complici si davano ignominiosamente alla fuga.

Per i gerosolimitani l'arresto del Galileo non suscitò molta sorpresa sembrando loro la giusta punizione per la profanazione del Tempio. Per Giuda e Davide fu, invece, la fine di un incubo.

“Abbiamo fallito tutto” ammise Giuda, riconoscendo l'inutilità del loro operato, ”ma almeno siamo liberi. Ora possiamo con calma programmare la partenza per Damasco. Gerusalemme e tutta la Giudea, col loro fanatismo religioso mi sono diventate insopportabili”.

“Anch'io sono molto amareggiato di come si sono messe le cose” riconobbe Davide. “Credevo che il Potere ci avesse coinvolti nella faccenda per impedire che scoppiasse la rivolta. Invece non è stato così. A meno che, visto che niente accade per niente, non ci siano dei risvolti che al presente ci sfuggono. Che fine farà il Galileo?” chiese poi, essendo inesperto della cosa.

“La fine di tutti i ribelli che lo hanno preceduto. Sarà inchiodato alla croce oggi stesso. Colto in fragranza non avrà quasi bisogno del processo. È fortunato che stasera gli frattureranno le tibie per accelerarne la morte e poter essere deposto nel sepolcro prima del tramonto. Sai bene che per la pasqua non ci devono essere cadaveri di suppliziati in giro”.

Resistendo alla curiosità, non si recarono al pretorio per assistere al processo di Gesù. Provavano entrambi molta pena per la sorte che l'aspettava essendo la crocifissione la più atroce delle condanne.

“E i suoi fanatici seguaci?” si chiese Davide.
“Staranno tornando alla chetichella in Galilea o saranno rintanati in qualche nascondiglio in attesa di farlo”, fece Giuda.

sabato 12 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 36

Il Dio Supremo, invece, era concepito come invisibile e nascosto, contenente tutte le cose e diffuso attraverso tutte le cose: un'unica divinità universale e onnicomprensiva.

Per gli egizi il Dio Uno (to Hen), origine invisibile del Tutto, si manifestava o si celava dietro un velo nel Tutto (to Pan). Pan era quindi la manifestazione di Hen, era "tutte le cose", cioè l'equivalente della Natura.

Quindi, Dio e Natura andavano considerati come unità, come tutte le cose nel loro insieme, come Universo. Orapollo, autore degli "Hieroglyphica", definiva il concetto egizio di Dio come uno spirito che si diffonde per l'intero mondo e pervade ogni cosa fin nella più intima essenza.

Scrive Damascio, citando Giamblico: “I filosofi egizi del nostro tempo hanno spiegato la verità nascosta della loro filosofia che avevano rinvenuto in certe scritture egizie; ossia esisterebbe, secondo loro, un Principio Unico di tutte le cose, celebrato con il nome di Oscurità Invisibile”.

E prosegue: “Nella religione e teologia popolare questo Dio Supremo e Nascosto, era chiamato Hammon o Ammone.” (Damascio, De Principiis, Collection Budé, Paris, 1991, Vol. III, pag. 167).

Giamblico

La pedofilia. (La mala religione) 226

Se Gesù e gli apostoli erano sposati come mai la Chiesa Cattolica, senza addurre un valido fondamento biblico né dottrinale, impone il celibato ai suoi sacerdoti? Durante i primi tre secoli del cristianesimo, preti, vescovi e papi erano regolarmente sposati.

Paolo di Tarso, il vero creatore del cristianesimo, raccomandava nelle sue Lettere che i vescovi fossero sposati “con una sola moglie” e con figli ubbidienti. Fu il Concilio romano del 386 d.C. che stabilì che vescovi e sacerdoti sposati dovessero ripudiare le loro mogli e vivere celibi.

La norma fu ampiamente contestata e disattesa, tanto che il IX Concilio di Toledo del 655, dovendo combattere la dilagante lussuria del clero, decretò che tutti i figli generati dagli ecclesiastici, dai vescovi fino ai suddiaconi, diventavano per sempre schiavi della Chiesa.

Pare però che, nonostante questo decreto, l’alto e il basso clero continuassero a vivere nella lussuria e nel concubinaggio.

Dal Medioevo fino a tutto il Rinascimento: papi, clero, monaci e monache, come ci raccontano le cronache del tempo, furono dediti a tutte le perversioni sessuali al punto che nel 1414 re Enrico V d'Inghilterra, per porre un freno a questa generale lascivia, tentò di introdurre la castrazione forzata nel rituale dell'ordinazione sacerdotale.

Ma fu solo col Concilio di Trento (1547), convocato in seguito alla ribellione di Lutero, che la Chiesa riuscì a imporre ai suoi ecclesiastici una condotta meno scandalosa e a ribadire la necessità del celibato.

Re Enrico V d'Inghilterra

venerdì 11 novembre 2011

L'Italia, nel campo dei diritti civili, è fuori dall'Europa.

Gradualmente, senza particolari difficoltà, ma con un sempre maggior consenso sociale da parte della popolazione, il riconoscimento giuridico delle unioni civili, anche quelle omosessuali, si è ormai esteso in quasi tutta l'Europa.

Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, Olanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Irlanda, Islanda e perfino, più di recente, l'Ungheria (pur retta da un regime altamente conservatore e oscurantista), sono Paesi che hanno affrontato e risolto il problema.

Ma oltre i singoli Stati sovrani, ci sono state anche deliberazioni più generali: nel 2003 una storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarava incostituzionali le legislazioni contro gli omosessuali, poi la stessa cosa stabiliva la Corte costituzionale tedesca; infine la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea vietava qualsiasi discriminazione fondata, oltre che sul sesso, la razza, la religione, la lingua, le opinioni, il patrimonio, l'handicap, anche le caratteristiche genetiche, appunto, cioè le tendenze sessuali del singolo cittadino.

In un simile contesto europeo e internazionale, che figura fa la nostra Italietta ormai inequivocabilmente ridotta a protettorato vaticano? Una figura di m...

Siamo lo Stato più oscurantista d'Europa con una classe politica codarda e imbelle che pensa solo al cadreghino e agli infiniti privilegi che intende conservare ad ogni costo, nonostante la deriva economica del Paese. Dei diritti della gente se ne frega altamente, eppure essi non graverebbero sulle casse dello Stato e avrebbero un fortissimi impatto sociale. Ma la Chiesa li nega in nome dei suoi valori non derogabili desunti dal chimerico dio biblico.

Per dare l'idea dell'entità della questione riguardante il riconoscimento giuridico delle unioni civili nel nostro Paese bastano due semplici dati: oggi sono circa 700 mila nel complesso i conviventi effettivi e il loro numero si allarga di giorno in giorno e coinvolge anche un gran numero di figli che non possono vantare gli stessi diritti degli altri. Una infamia.

Il numero degli omosessuali dichiarati si attesterebbe intorno al 5% della popolazione nazionale. Questi dati la dicono lunga sulla sottovalutazione dell'argomento da parte dei nostri politici.

Eppure nel 2010 la Corte costituzionale italiana ha stabilito la rilevanza appunto “costituzionale” delle unioni civili e omosessuali, cioè a dire la possibilità stessa del riconoscimento giuridico con connessi diritti e doveri di questo tipo di convivenze.

Ora, stabilito questo principio giuridico, è evidente che per adeguare la costituzione occorre l'azione del legislatore, quindi del parlamento. Il quale si guarda bene dal legiferare stante il divieto della Chiesa.

Corte Costituzionale

La pedofilia. (La mala religione) 225

Dai Vangeli sappiamo che Gesù, nell’ultimo periodo della sua vita, frequentava abitualmente Betania, un villaggio molto prossimo a Gerusalemme, e trascorreva la notte in casa di Lazzaro e delle sue sorelle.

Quella era quindi la sua famiglia acquisita. In un Vangelo apocrifo, di tendenza gnostica, risalente al secondo secolo e conosciuto come il Vangelo di Filippo, troviamo: “Erano tre le donne che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella e la Maddalena che è detta sua consorte.

Infatti si chiamavano Maria sua sorella, sua madre e la sua consorte” (Vangelo di Filippo, versetto 32). Nello stesso Vangelo, come ulteriore conferma, leggiamo: “...la consorte di Cristo è Maria Maddalena...” (Ivi, 55).

Ci sono altri testi apocrifi che confermano il legame tra Gesù e Maria di Magdala, come il Vangelo di Pietro e il Vangelo di Tommaso.

Ma tutto questo fu cancellato quando i seguaci di Paolo, volendo trasformare Gesù da Messia javista, quale era stato nella realtà, nel Cristo “figlio di dio”, quale doveva divenire nella loro costruzione teologica, dovettero avvolgerlo in un alone di misticismo incompatibile con il ruolo, troppo terreno, del matrimonio.

Ecco perché i tre Vangeli Sinottici hanno cancellato dalle loro pagine ogni riferimento a Lazzaro e alle sua sorelle, che noi possiamo conoscere soltanto attraverso il Vangelo di Giovanni, l’unico che ci illumina in questo campo.

Vangelo di Tommaso

giovedì 10 novembre 2011

Peccato e redenzione (Le due imposture su cui poggia il cristianesimo). Il mito biblico al vaglio della ragione. 23

Oggi, la scienza, e in particolar modo la fisica quantica, sulla base di nuove teorie, spiega che "l'universo può essersi creato da sé, può essersi creato dal niente" e dunque "non è stato dio a crearlo".

Da ciò la logica conseguenza: se dio non ha creato l'universo, non esiste per niente.

Lo conferma Stephen Hawking, l'astrofisico più famoso del mondo, che scrive nel suo libro “The Grand Design” (Il grande progetto): "Poiché esiste una legge come la gravità, l'universo può essersi e si è creato da solo, dal niente. La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece del nulla, il motivo per cui esiste l'universo, per cui esistiamo noi".

E predice che la fisica è ormai vicina a formulare "una teoria del tutto", una serie di equazioni che possono interamente spiegare la natura dell'universo.

La pedofilia. (La mala religione) 224

Di fronte a questi fatti nasce spontanea la domanda: perché ciò avviene solo nella Chiesa Cattolica e non nelle Chiese protestanti o ortodosse? La risposta è lapalissiana: a causa del celibato imposto al clero.

Gli apostoli erano sposati e così pure i fratelli di Gesù. Lo affermano apertamente le Lettere di Paolo, i più antichi documenti del Nuovo Testamento. E Gesù? Era sposato pure lui come lo erano tutti i rabbi ebrei. Infatti la legge Mishnaica del suo tempo, molto esplicita a questo proposito, recitava:“un uomo non sposato non può essere un Maestro”.

E noi leggiamo che Gesù è sempre chiamato rabbi o Maestro nei Vangeli sia canonici, sia gnostici ed apocrifi. Quindi al suo tempo il matrimonio era considerato la condizione naturale dell’uomo e tutti in Israele dovevano sposarsi, soprattutto i sacerdoti e i rabbini.

Il Talmud, il libro dell’esegesi della Legge, raccomandava addirittura al rabbino di «accoppiarsi con la propria moglie ogni notte, al fine di mantenere sgombro il cervello per gli studi».

D’altra parte, quando mai nei Vangeli troviamo che Gesù abbia predicato in favore del celibato? Al contrario egli dichiarò esplicitamente: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?” (Matteo 19,4).

Ma chi era la consorte di Gesù? Penso di aprire una porta spalancata dicendo che era Maria Maddalena, sorella di Lazzaro, il discepolo che Gesù amava.

mercoledì 9 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione dei grandi misteri. 35

La religione dei grandi misteri si articolava su due punti fondamentali: 1) il pantheon politeistico era da considerarsi - come abbiamo già visto - un'istituzione illusoria e fittizia, sia pure utile al popolo e allo Stato; 2) la vera religione ammetteva l'esistenza di un unico Dio, invisibile e senza nome, l'Essere che tutto crea e tutto comprende.

Gli iniziati, dopo essere stati istruiti sulla natura fittizia degli déi della religione popolare, apprendevano che, al di là del mondo quale appare ai nostri sensi, esisteva un divino che non si poteva attingere seguendo i precetti cultuali dei sacerdoti, in quanto oltrepassava ogni nostra possibilità di comunicazione linguistica e di rappresentazione iconica, ma si poteva soltanto cogliere con la mente nella visione mistica.

Questo divino era la Natura che dal suo intimo faceva nascere il mondo, lo animava e gli infondeva vita. Per Natura non s'intendeva però il mondo visibile, manifesto a tutti, bensì il mistero che nessun mortale comune scopre e che solo pochi eletti possono contemplare con l'epòpteia, la visione mistica.

La Natura non era "l'evidenza naturale”, non aveva niente a che vedere col mondo visibile e corporeo che tutti noi percepiamo, poiché questo mondo materiale altro non è che esteriorità ed è recepito esclusivamente dai sensi e non ha in sé nulla di velato.

La pedofilia. (La mala religione) 223

A voler imporre il silenzio, anzi il “segreto pontificio” sui reati gravi commessi dai religiosi, compresi gli stupri di minori, è stato proprio l’attuale papa Ratzinger quando, da cardinale, era a capo della Congregazione per la dottrina della fede (la vecchia Inquisizione).

Con una ben precisa circolare “De Delictis Gravioribus”, inviata ai vescovi di tutto il mondo il 18 maggio 2001, egli non solo ha imposto il segreto su questi orribili abusi, ma ha rivelato che a volere una tale sciagurata direttiva era il papa in persona, quel Wojtyla che il popolino vuole sia fatto santo “subito”.

Nel 2005, a causa di questa circolare, Ratzinger è stato incriminato negli Stati Uniti per cospirazione contro la giustizia in un processo contro preti pedofili presso la Corte distrettuale di Harris County.

Ma nel settembre dello stesso anno, il ministero della Giustizia degli Usa, per intervento di Bush e di Condolezza Rice, ha bloccato il processo contro di lui, in quanto, essendo diventato nel frattempo sovrano dello Stato pontificio, aveva diritto all’immunità riconosciuta a tutti i capi di Stato.

Ciononostante, la giustizia statunitense, con somma lealtà, è riuscita a superare i mille ostacoli frapposti dai vescovi locali e dal Vaticano e far risarcire le sue vittime con circa un miliardo di dollari, portando alla letterale bancarotta cinque diocesi (Tucson in Arizona, Portland in Oregon, Spokane in Washington, Davenport in Iowa e San Diego in California).

Papa Ratzinger

martedì 8 novembre 2011

La laicità e i valori non negoziabili della Chiesa.

Il Vaticano parla di laicità, ma di una laicità fasulla perché esige che le leggi dello Stato siano conformi ai suoi “valori non negoziabili”.

Come nascono valori non negoziabili? Prima si inventa un dio e poi qualcuno, che si autoelegge suo rappresentante in Terra, deduce in modo arbitrario da questa divinità tutta una serie di presunti valori aventi lo scopo di rendere grama e infelice la vita dell'uomo su questa Terra negandogli ogni libertà e felicità, degradandolo ad essere abietto e peccaminoso, e torturandolo con infiniti complessi di colpa e minacce di punizioni eterne.

Naturalmente ogni dio ha i suoi valori che spesso contrastano con quelli di un altro dio. Quello della Chiesa cattolica, il dio biblico Jahvè, inventato da alcune tribù beduine qualche migliaio di anni fa, è senz'altro il dio più immorale e sanguinario apparso nel pianeta (ma pochi lo sanno perché nessuno legge la Bibbia integrale).

È proprio da questo dio che derivano i valori assoluti e indiscutibili che la Chiesa, “mater et magistra”, assegnandosi il ruolo di universale depositaria e interprete, vuole imporre, con ogni mezzo, non solo ai suoi fedeli, ma all’umanità intera, e quindi anche a quelli sempre più numerosi, che li rifiutano.

E ha la spudoratezza di chiamare laicità creativa la sua ingiunzione ai nostri politici codardi di assecondare la sua funzione pubblica nello Stato.

La Chiesa nell'ultimo decennio è stata favorita oltre ogni aspettativa dal Governo di centra-destra, appoggiandolo per questo in tutto e per tutto, ed è riuscita ad ottenere risultati insperati, sia nel campo economico, sia nel rifiuto dei diritti civili, ma ora, visto che il premier e i suoi sodali sembrano essere ogni giorno di più in caduta libera, per non perdere ma possibilmente poter estendere le sue rendite di posizione, ha già anticipatamente dettato. con Bagnasco e Fisichella, l’agenda politica dei “valori non negoziabili” per il prossimo esecutivo, sempre in nome della laicità creativa.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)