Finalmente,
in un tiepido pomeriggio di maggio, mentre si trovava nella
copisteria del Foro, fu avvertito da Afro che l'amico che aspettava
da Gerusalemme era arrivato. Non perse un minuto e si precipitò a
casa per abbracciare Ptolomeo. Costui, oltre alle molte notizie,
portava decine di rotoli scritti che aveva comperato nel covo dei
ladri di Gerico per ordine di Giuda a prezzi veramente irrisori.
Dopo
aver rifocillato e riassettato l'amico, Giuda lo introdusse nella sua
biblioteca, con l'ordine di non essere disturbato per nessun motivo,
e si dispose con Davide a sentire gli avvenimenti di Gerusalemme, dal
momento della sua partenza in poi.
"La
mattina, successiva alla pasqua, al sorgere del sole″ esordì
Ptolomeo, “Maddalena si recò sola alla tomba provvisoria di Gesù,
trovandola aperta e vuota, come s'aspettava, e con allineati in
bell'ordine il lenzuolo e il sudario. Fingendo enorme sorpresa, si
precipitò nei pressi della Piscina di Siloe, ove i fedelissimi di
Gesù erano asserragliati con Salome, madre di Giacomo e Giovanni, e
suo fratello Lazzaro. Erano disperati, angosciati, impauriti e,
sentendo bussare, non volevano aprire la porta del loro rifugio nel
timore che fossero le guardie del Tempio. Quando finalmente si
decisero a farlo videro lei, stravolta e scarmigliata, che gridava
loro che Gesù era risorto.
“Dopo
alcuni attimi di sbalordimento, sentirono sciogliersi quasi
all'istante, l'angoscia, la paura e lo sconforto che li avevano
attanagliati fino ad allora e si sentirono invadere da una forte
ondata di coraggio che li trasformò da pecorelle smarrite in
intrepidi leoni. Convinti che lo Spirito li avesse finalmente
illuminati, corsero per la città annunciando ad alta voce la
resurrezione di Gesù. Sembravano ebbri e la gente li guardava con
stupore. Ma alcuni cominciarono ad ascoltarli con interesse e a
lasciarsi trascinare dal loro entusiasmo.
“Certi
seguaci di Gesù, che negli ultimi giorni lo avevano abbandonato a
causa della profanazione del Tempio, all'annuncio della sua
resurrezione, si ricredettero e si unirono a loro. In breve si formò
un folto gruppo di esaltati. Intanto da Gamala era giunti in città
Giacomo, fratello di Gesù, con la madre Maria, e subito fu ritenuto
da tutti, assieme a Cefa, uno dei capi di questo movimento che molti
chiamano “la Via". Giacomo annunciò che Gesù sarebbe
tornato, entro breve, tra le nuvole, come il Figlio dell'Uomo
profetizzato da Daniele, e che allora la Fine dei Tempi sarebbe
giunta per dare inizio al Regno imperituro d'Israele.
"E
Maddalena?" chiese Giuda.
"Non
si unì al gruppo. Tornò a casa per custodire il ricordo di Gesù
nel suo cuore. Così mi ha detto lei, che incontro abbastanza spesso,
e che mi ha pregato, con le lacrime agli occhi, di salutarvi e di
abbracciarvi per lei. D'altra parte c'è da sottolineare che i capi
della Via hanno subito fatto capire alle donne che, contrariamente a
quando c'era Gesù, loro non possono aspirare a posizioni di
prestigio. Anche Maria, madre del Messia, ha un ruolo secondario e
più che altro accudisce il figlio Giacomo e gli altri parenti".
"E
cosa fanno di particolare i seguaci della Via?" chiese Davide.
"Si
riuniscono regolarmente nel Tempio a pregare e praticano molto le
opere di carità. Soccorrono gli orfani e le vedove e alcuni hanno
venduto i loro beni per distribuirne il ricavato ai bisognosi".
“Sono
ancora accesi messianisti?”
“Sotto
la giuda di Giacomo, fratello di Gesù, hanno di molto attenuato la
loro carica rivoluzionaria per prediligere gli insegnamenti del
Codice di Damasco che esige le pratiche di pietà nel Tempio e
l'assistenza ai bisognosi".
"Cosa
pensano di Gesù?"
"E'
difficile rispondere a questa domanda. Io ho fatto amicizia con uno
di loro, di nome Mattia, molto vicino a Giacomo. Egli ritiene che
Gesù sia il Messia venuto per annunziare agli ebrei che la Fine dei
Tempi è vicina e che la sua resurrezione sia il segno dell'inizio
dell'era messianica".