Visualizzazioni totali

sabato 5 marzo 2011

La religione arcaica (La “mala” religione) 19

Così, i più terrificanti fenomeni che atterriscono gli esseri viventi: terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, incendi spontanei, violente perturbazioni atmosferiche e così via, inculcarono nel nostro cavernicolo la convinzione che degli esseri invisibili e potenti, gli dèi, fossero le cause dei quei terrificanti fenomeni. Occorreva cercare di placare queste entità oscure e invisibili con riti magici e sacrifici di animali e perfino di esseri umani.

Ecco allora gli aztechi squarciare ogni giorno il petto di un uomo, per garantirsi il sorgere del sole, e altre tribù, nei momenti di pericolo, ricorrere all’omicidio propiziatorio, sacrificando una vergine, un bambino o un prigioniero, per placare gli dèi.

Si crearono nella mente di quell'essere primitivo dei memi (specie di marchi psichici analoghi ai geni replicanti del nostro Dna) che ottenebrarono la sua mente e che lo portarono a formulare delle spiegazioni infantili e irrazionali di ogni aspetto della natura. Così, le bufere erano scatenata dal dio del vento Eolo, il mare veniva sconvolto dal dio irato Nettuno, i fulmini venivano scagliati dal re degli dèi Giove, le pestilenze erano punizioni divine dovute alla malvagità degli uomini e così via.

Ogni istante della sua vita era accompagnato da preghiere, riti propiziatori e sacrifici, per placare queste entità crudeli. La religione, quindi, proviene dalla nostra preistoria, quando nessuno capiva come funzionassero le cose e i nostri antenati primitivi, inclini al pensiero magico, ricorrevano ad essa nel tentativo puerile di dare delle risposte al loro ineludibile bisogno di conoscenza e di sicurezza.

Quindi, se l'umanità primitiva non fosse stata terrificata dalle paure irrazionali determinate dalla natura avversa (immaginate il terrore provocato da un'eclisse di sole che noi oggi prevediamo e comprendiamo perfettamente) e non fosse stata costretta ad attribuire agli dèi continui riti propiziatori e versare esorbitanti tributi per l'edificazione di maestosi templi, le religioni non sarebbero così radicate nella nostra psiche.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)