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mercoledì 2 novembre 2011

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). La religione popolare dell'antico Egitto. 32

Il pantheon politeistico egiziano comprendeva un'infinità di divinità d'aspetto antropomorfo e zoomorfo, e consentiva la celebrazione di grandi e suggestive cerimonie.

Ma anche se questa religione “popolare” si fondava sull'accettazione dell'immortalità dell'anima, da una minoranza d'illuminati era considerata una messa in scena, una facciata simbolica, un’espressione religiosa minore che aveva lo scopo di affascinare il popolo e il basso clero con icone variopinte, cerimonie di gran suggestione e animali sacri. Una religione rutilante, esteriore, elaborata da saggi legislatori per esclusivi scopi politici.

Tutti i grandi sapienti dell'antichità, non solo d'Egitto, furono sempre consapevoli che la religione popolare politeista era un'illusione fittizia, però indispensabile sia al popolo sia allo Stato. È la teoria che va sotto il nome di evemerismo, dal nome di Evemero, il filosofo greco che la formulò e di cui conserviamo un frammento dell’opera "Hierà Anagraphè".

Cicerone tratta ampiamente questa teoria nel "De natura deorum". Lucrezio nel "De rerum Natura" definisce la religione popolare una “pia fraus” (una pia frode) e la considera una finzione politica formulata da saggi legislatori per incutere il necessario rispetto per lo Stato e per le sue leggi. Anche Tito Livio è della stessa opinione laddove nelle sue "Historiae" ci racconta come Numa Pompilio fondasse le istituzioni nell'antica Roma.

In tempi più recenti, Niccolò Machiavelli nei suoi "Discorsi su Livio" considerò le religioni pagane delle vere e proprie istituzioni politiche.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)