È
universalmente dato per scontato che Gesù sia stato il fondatore
del cristianesimo. In realtà ne è stato solo il prestanome, perché
a fondare, o meglio ad inventare la religione dell'Occidente, è
stato, come abbiamo già accennato, Paolo di Tarso, il San Paolo
della Chiesa.
Cercando
di mettere a fuoco una probabile figura storica di Gesù dobbiamo
chiarire che di lui parlano, più o meno diffusamente, i ventisette
documenti che costituiscono il Nuovo Testamento, ma che nessuno di
essi ha il ben che minimo valore storico.
Per la storia ufficiale,
infatti, Gesù non è mai esistito. Tutti gli storici contemporanei
(circa una quarantina): ebrei, greci e latini lo ignorano senza
eccezione. I pochi scrittori latini che accennano al cristianesimo:
Tacito, Plinio il Giovane e Svetonio, non nominano mai Gesù. Solo
Giuseppe Flavio, storico ebraico, accenna a lui nella sua storia
delle antichità giudaiche.
Ma è assolutamente dimostrato che la
sua testimonianza è falsa (lo riconosce oggi pure la Chiesa)
perché aggiunta al suo testo originale nel IV secolo d.C. da qualche
amanuense cristiano.
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