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martedì 11 luglio 2017

La vera identità del Gesù dei Vangeli 28


L'inserimento della "Natività" di Gesù, nei Vangeli di Luca e Matteo, è servita a fornire la documentazione teologica utile ai Vescovi per decretare, nel successivo Concilio di Efeso del 431 d.C., l'ulteriore dogma mariano che conclamò la SS. Vergine Maria "Madre di Dio". Ciò in conformità al mondo pagano che proclamava tutti gli dei soterici partoriti da vergini mortali a cominciare dalle due dee allora super venerate nel mondo pagano: Iside e Artemide.

Il nuovo dogma che proclamava la beata Vergine Maria madre di Dio, risultava del tutto ignoto agli antichi Padri della Chiesa ed anche a Paolo di Tarso, che nelle sue Lettere non nomina mai la Madonna e nemmeno la conosce per nome. Ma cosa ancor più grave risulta il fatto che l'apostolo dei Gentili quando nel 53, secondo gli Atti degli Apostoli (At 19,11-12), si trattenne per ben due anni nella città di Efeso, durante i quali riuscì a convertire al Cristianesimo la maggior parte degli abitanti, compiendo prodigi così mirabolanti da guarire i malati solo con la sua ombra, nonostante i suoi continui rapimenti al terzo cielo, non ricevette mai da Gesù la rilevazione che sua madre Maria risiedeva nella stessa città di Efeso, assieme a Giovanni, l'apostolo che lui amava, così da poter far loro, almeno, una visitina di cortesia.

Questo per dimostrare quanto sono inattendibili tutti i documenti del Nuovo Testamento e come san Paolo non credeva alla Madonna perché fu inventata dai Vescovi dopo che lui aveva scritto le Lettere, diffuse nel III secolo e quindi non più modificabili.

Col Concilio di Efeso e con il progressivo affermarsi del primato episcopale di Roma dopo il IV secolo, possiamo considerare completata la travagliata nascita del Cristianesimo anche se esso si è successivamente arricchito con l'invenzione dei sacramenti e di ulteriori dogmi.



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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)