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martedì 5 febbraio 2013

L'amburghese Hermann Samuel Reimarus per primo evidenziò l'errore di Gesù. 11


L’orientalista amburghese Hermann Samuel Reimarus (morto nel 1768) fu il primo ad evidenziare che la buona novella annunciata da Gesù era stata un abbaglio. Per prudenza, però, stante il clima oscurantista dell'epoca,non pubblicò mai il manoscritto di 1400 pagine, intitolato Vom Zwecke Jesu und seiner Junger (Finalità di Gesù e dei suoi discepoli); solo dopo la sua morte Lessing, nonostante le riserve degli amici Mendelssohn e Nicolai, pubblicò alcuni estratti di quest’opera importantissima. In seguito, la scoperta di Reimarus fu definitivamente accolta dal teologo Johannes WeiB e rielaborata soprattutto da Albert Schweitzer fra ‘800 e ‘900.

Lo sconcerto nel mondo protestante e cattolico fu grande, enorme lo sdegno. Infatti, Reimarus meteva in chiaro due cose: 1) che Gesù collegava strettamente il concetto del prossimo Regno di Dio, centro del suo insegnamento, alle analoghe concezioni giudaiche correnti in quell’epoca; 2) che si era irrimediabilmente sbagliato. Ma a dispetto delle aspre ripulse iniziali dei teologi liberali, le nuove prospettive apparivano convincenti, e oggi vengono quasi universalmente considerate come la rivoluzione copernicana della teologia moderna da tutti i teologi che non siano aprioristicamente vincolati ai dogmi tradizionali.

Oggi, per merito di Reimarus, appare del tutto assodato, che l’intera cristianità primitiva credette in un Regno di Dio ormai prossimo, convinta di una catastrofe universale imminente e che, quindi la predicazione di Gesù non riguardava minimamente l'istituzione di una struttura permanete nei secoli come la Chiesa

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)