A quale entità soprannaturale si riferisce la Chiesa come donatrice di vita? Al mostro Jahvè che ordina a Israele: «Nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità non lascerai in vita nessun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio come il signore tuo Dio ti ha comandato di fare» (Deuteronomio 20,16-17)? Sarebbe questo il dio che ci vieta di smettere di soffrire inutilmente per salvaguardare il dono irrinunciabile della vita che ci ha dato? O, invece, questo ente mostruoso, invocato dalla Chiesa, serve a mascherare il fatto che se ciascuno di noi fosse libero di decidere della propria salute, del proprio corpo e della propria vita, crollerebbe il potere di ogni religione?
E come giustifica la Chiesa questo suo accanimento “pro vita” di oggi con la posizione da essa assunta nel passato nei confronti della vita di milioni di persone che non condividevano o mettevano semplicemente in dubbio i suoi comandamenti e dogmi, condannandoli perciò alle torture e agli omicidi di massa? E, infine, si può considerare “morte naturale” mantenere artificialmente in vita una persona mediante macchinari inventati dall’uomo solo recentemente? E prima di tale invenzione, cosa intendeva la Chiesa per “morte naturale”?
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