Un
vero mandrillo fu anche papa Alessandro VI Borgia (1492-1503). Padre
di quattro figli, diede il cappello cardinalizio a cinque suoi
parenti, tutti di pessima fama, tra i quali il diciottenne figlio
Cesare, ed ebbe una relazione incestuosa con la figlia Lucrezia. Con
somma spudoratezza fece dipingere da Pinturicchio la bella Giulia
Farnese, sua amante e sorella del futuro papa Paolo III, come
Madonna, e se stesso ai suoi piedi in pompa papale. Si può dire che
quasi tutti i papi del tardo Medioevo e del Rinascimento vissero
dediti a tutte le depravazioni sessuali, compresa la sodomia. Non era
raro che i loro favoriti venissero eletti cardinali.
Giulio
II, detto «il Terribile», perché comandava di persona gli
eserciti armato di tutto punto e prometteva la remissione dei peccati
a chiunque gli portasse recisa la testa di un nemico, aveva tre
figlie dilettissime, ma era tormentato dalla sifilide, allora
piuttosto diffusa, che lo condusse alla morte. Fu forse il più
mecenate dei papi perché a lui dobbiamo, oltre a Villa Giulia,
opere di Bramante, di Raffaello e la Cappella Sistina di
Michelangelo.
Gli
successe Leone X (figlio di Lorenzo il Magnifico), sodomita
incallito, sotto il quale Roma raggiunse l’apogeo del suo splendore
per il lusso sibaritico della corte papale. Amante della cultura
classica, fondò l’università e protesse artisti, filosofi,
scrittori e letterati. Per poter far fronte alle enormi spese della
sua corte, la più raffinata d’Europa, dovette promuovere il
commercio delle indulgenze che provocò la Riforma Protestante.
Ma
accanto a questi papi, che possiamo definire splendidi e gaudenti, ce
ne furono molti altri famosi per la loro efferata crudeltà. Uno di
questi fu papa Innocenzo III (bel nome per un massacratore!), che
scatenò due crociate sanguinosissime contro gli «eretici» Valdesi
e Albigesi, e che a Simone di Montfort, condottiero della crociata
contro gli Albigesi, che gli faceva osservare che non tutti gli
abitanti del luogo erano eretici, anzi tra loro erano numerosi i
cattolici ferventi, ordinò, senza esitazione, di uccidere tutti
indistintamente, tanto Dio nell’aldilà, da padre buono e
misericordioso, avrebbe saputo distinguere i suoi. Così solo a
Béziers, nel luglio del 1209, furono massacrati circa 60.000
abitanti e la città fu data alle fiamme.
Un
altro papa sanguinario fu Pio V che organizzò uno spaventoso
massacro contro i valdesi di Calabria, durante il quale interi
villaggi vennero incendiati e gli abitanti uccisi. Chi si pentiva e
si confessava godeva del privilegio di essere impiccato, o sgozzato,
o buttato giù da una torre; gli altri venivano bruciati vivi. Sotto
di lui l’Inquisizione raggiunse il culmine. Con un nepotismo avido
e senza scrupoli fece diventare la sua famiglia ricca e potente.
Siccome in Francia, durante il suo pontificato, si combatteva una
lotta durissima tra cattolici e protestanti, questo papa, nel
congratularsi col re di Francia Filippo II per le stragi di Amiens e
di Tolosa attuate da questo re contro gli eretici, gli scrisse
evangelicamente: «Non mai pietà; sterminate chi si sottomette; e
sterminate chi resiste; perseguitate a oltranza, uccidete, ardete,
tutto vada a fuoco e a sangue purché sia vendicato il Signore».
Naturalmente, con questi precedenti evangelici, nel Settecento fu
fatto santo. Anche nel Medioevo tutti i condottieri che con stragi ed
eccidi di massa avevano imposto il cristianesimo nel nord Europa,
furono fatti santi.
Nel
Concilio di Trento (1547) si impose la necessità di porre un freno
all'immoralità dilagante di papi e dell'alto clero e di contenere il
nepotismo. Ciò provocò l'instaurarsi nella Chiesa di costumi più
morigerati e meno scandalosi, anche se spesso più apparenti che
reali. Ma comportò un aumento disastroso della pratica della
sodomia, piaga tuttora molto diffusa tra gli ecclesiastici.
I
papi saliti agli altari negli ultimi nove secoli sono stati solo
tre: Celestino V, Pio V e Pio X, a dimostrazione che la condotta
della maggioranza di essi era stata poco virtuosa. Ma oggi che la
tendenza a proclamare santi sta dilagando nella Chiesa (il papa
polacco in un paio di decenni ne ha proclamati, tra santi e beati,
oltre un migliaio) anche i papi sentono olezzo di santità.
Così
papa Ratzinger ha affermato che il suo predecessore, Giovanni Paolo
II, era provvisto di doti sovrannaturali, una specie di semi-Dio
insomma. Infatti è stato proclamato beato poco dopo la morte, anche
se molti lati oscuri del suo pontificato, come la copertura alla
pedofilia pretesca, non lo consentivano. Perfino
Pio XII, malgrado il suo assordante silenzio per lo sterminio degli
ebrei sotto Hitler e l'accusa, da parte di molti storici, di segreta
connivenza con gli antisemiti, è in odore di santità. La sua
controversa proposta di beatificazione
fa parte
di
un disegno apologetico globale, quello di arrivare ad una totale
autoassoluzione della Chiesa.
In
pratica, si vuole sbandierare al mondo che la Chiesa è infallibile,
ha sempre ragione e non c'è nulla nella storia ecclesiastica che
richieda un mea culpa, nemmeno la condotta immorale di moltissimi
papi. Tanto più che ai nostri giorni
il papa è diventato, tramite i media imperanti, una star mondiale
che può bacchettare anche l'ONU. Il culto della sua persona sta
ammantandosi di acquiescente latria a tutti i livelli, soprattutto in
Italia, ove non c’è giorno che di lui non si parli alla
televisione e sui giornali. Ma solo nel nostro Paese ogni
esternazione papale si configura come un evento epocale.
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