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venerdì 4 marzo 2011

Calano le vocazioni nel mondo Occidentale

Benedetto XVI nell’incontro con la Fraternità di San Carlo Borromeo ha rimarcato i come la mancanza di vocazioni sia una sfida per la Chiesa cattolica. Secondo il Papa solo con un forte rinnovamento della stessa Chiesa e del sacerdozio questa sfida potrà essere vinta.

L'esercito dei religiosi e dei preti che fino a qualche decennio fa costituiva ancora un'armata potente al servizio della Chiesa, sta franando, di anno in anno, in tutto Occidente, e viene a mala pena in parte compensato da un leggero incremento delle vocazioni nei Continenti in via di sviluppo.

Tutte le diocesi occidentali riconoscono allarmate il crollo costante e inarrestabile delle vocazioni e oggi perfino Fides, organo di informazione del Vaticano, ha titolato sull’esortazione del Papa che auspica maggiori vocazioni.

I preti, recentemente, sono diminuiti in America del Nord ( 7% per il clero diocesano e 21% per il clero religioso), in Europa ( 9%) e in Oceania (4,6%); sono invece aumentati i sacerdoti africani (38,5%), quelli dell’Asia (30,5%) e quelli diocesani dell’America Centrale e Meridionale.

Tranne che nell’Africa, nell’Asia e nell'America meridionale, il clero religioso è ovunque diminuito. Gli effetti di questo trend negativo hanno ripercussioni enormi.

Rischiano di scomparire in Occidente: istituti religiosi, istituti scolastici cattolici, centri di formazione professionale, centri culturali, librerie e case editrici religiose, emittenti radio televisive, riviste ecclesiali, strutture socio-educative, centri di assistenza ai poveri (mense, alloggi di emergenza), realtà di accoglienza per immigrati, strutture sanitarie, centri di assistenza per tossicodipendenti ed ammalati di AIDS e Istituti per disabili.

Tutte attività gestite da enti religiosi in forte contrazione. Senza contare che sempre più parrocchie italiane sono, a vario titolo, prive di un titolare. Le prospettive economiche e di prestigio che tanto allettavano la civiltà contadina verso la carriera ecclesiastica si sono quasi azzerate e così pure le aspirazioni religiose dei giovani oggi travolti dalla secolarizzazione galoppante. Al calo delle vocazioni si aggiunge il calo costante della frequentazione domenicale della messa.

L’Italia cattolica, considerata fino a poco tempo fa «eccezione» nel panorama secolarizzato dell’Europa occidentale e come modello per le altre Chiese del continente per il fatto che nelle indagini a campione i cattolici italiani che dicono di andare a messa tutte le domeniche sono il 30 per cento, in realtà, dopo controlli molto più accurati, arriva ad una percentuale di appena il 18 per cento.

Al crollo delle vocazioni e dei fedeli nel mondo occidentale hanno contribuito enormemente i recenti scandali provocati dalla pedofilia ecclesiastica che. di giorno in giorno, si arricchisce sempre più di nuove, circostanziate denunce, e l'esigenza, sempre più avvertita dal clero, di por fine al celibato ecclesiastico.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)