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mercoledì 6 luglio 2011

In Irlanda del nord è ripresa la guerra religiosa tra cristiani

in Irlanda del nord i cattolici (40%) e i protestanti (60%) vivono come separati in casa e si odiano a morte.

Hanno lo stesso dio, gli stessi testi sacri, la stessa lingua, la stessa pelle bianca, la stessa cultura, le stesse tradizioni, la stessa storia antica, la stessa isola in cui vivere, ma sembrano appartenere a due specie diverse tanto profonda è la spaccatura che li separa.

Le due diverse comunità religiose non solo si detestano, e nel passato hanno dato corpo ad assassini di massa, ma rifiutano ogni possibile integrazione. I cattolici frequentano scuole cattoliche, chiese cattoliche, cerimonie cattoliche e si sposano solo tra cattolici evitando ogni promiscuità con gli irlandesi dell'altra religione. Altrettanto fanno i protestanti.

Quando un protestante, durante uno scontro, sferra un pugno ad un cattolico gli urla: «Beccati questo, bastardo d’un transustanziazionista mariolatra puzzolente d’incenso!». Traduzione: transustanziazionista significa che crede nell'eucaristia, considerata dai protestanti una bufala; mariolatra significa che attribuisce un culto quasi divino alla Madonna considerata dai protestanti una donna come tutte le altre e madre di molti figli, quindi tutt'altro che vergine; puzzolente d'incenso significa troppo ligio ai ministri della Chiesa, soprattutto al Papa, ritenuto un oppressore.

Dopo aspre lotte da qualche anno si era raggiunto un armistizio tra le due comunità, purtroppo sempre precario state l'odio profondo che le separa. Pochi giorni fa l'armistizio è saltato e subito è tornata la paura a Belfast. I disordini sono scoppiati quando la tradizionale parata "mini Twelfth" dei protestanti ha lambito una zona cattolica.

Le forze dell'ordine sono intervenute con idranti e proiettili di gomma. Contro di loro sassi e bottiglie, sei gli agenti feriti. Tutta la zona è stata chiusa e i cittadini sono stati avvisati di evitarla fino al ritorno alla calma. Si fanno sempre più forti i i timori del ritorno ad un'escalation di violenza nella provincia britannica, che con gli accordi di pace nel 1998 si era faticosamente messa alle spalle un trentennio di scontri interconfessionali che avevano causato 3.500 morti.

Il primo ministro dell'irlanda del Nord, Peter Robinson ha detto di essere pronto a intervenire se la situazione dovesse precipitare L'ultimo attentato grave risale al 2 aprile di quest'anno quando un'autobomba è esplosa ad Omagh, una piccola cittadina a nord di Belfast, uccidendo un agente di polizia, 25enne cattolico appena uscito dalla sua abitazione, nell'area di Highfield Close.

I capi religiosi delle due comunità si guardano bene dal mettersi d'accordo e stabilire una pacifica convivenza. Finché non sarà possibile stabilire se il dio dei cattolici ce l'ha più duro di quello dei protestanti, o viceversa, la guerra santa continuerà.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)