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lunedì 23 luglio 2012

L'immacolata concezione e l'assunzione di Maria (“L'invenzione del cristianesimo”) 171


La vicenda di Maria, però, non finisce qui. Quando Tertulliano e Agostino rispolverarono il peccato originale che, commesso da Adamo ed Eva, si è trasmesso sessualmente all’intera umanità, per cui noi tutti nasciamo con questa tara e abbiamo bisogno del battesimo per togliercela, Maria sarebbe stata a sua volta infettata dalla colpa primigenia e l’avrebbe trasmessa anche al suo pargolo divino. Come rimediare? Semplice, dichiarando che Maria era stata concepita immacolata.

Ma l’esenzione di Maria dal peccato d’origine trovò una forte opposizione in eminenti teologi del passato, come Bernardo di Chiaravalle, Tommaso d’Aquino, Bonaventura, Alessandro di Hales e dall’intero ordine dei frati dominicani, tanto è vero che alcuni di costoro, per questo motivo, finirono sul rogo a Berna il 31 maggio 1509. Questi oppositori, in pieno accordo con Agostino, ritenevano che la trasmissione del peccato d’origine avvenisse attraverso l’atto sessuale e quindi solo Gesù ne sarebbe stato immune, in quanto concepito teogamicamente e non sessualmente. Maria, no. Ma Pio IX nel 1854, considerandosi già allora infallibile come pontefice, non tenendo in alcun conto Agostino e gli altri teologi e dottori che la pensavano diversamente, sancì il dogma dell’Immacolata Concezione.

Sistemata definitivamente la questione del concepimento immacolato di Maria, rimaneva un altro problema in sospeso. La Madonna: Vergine nel concepimento, Vergine incinta, Vergine nel parto, Vergine madre (quanti ossimori!), Vergine perpetua , madre di dio e concepita immacolata, poteva, morendo, disperdere le sue carni, che avevano generato dio, nella terra come tutti i mortali? Mai più!

Così Pio XII nel 1950, col dogma dell’Assunzione, decretò che la Madonna al momento della morte, in un tripudio di angeli salì incorrotta al cielo (perdendo la cintola durante l'ascensione, tuttora oggetto di culto nel duomo di Prato, in Toscana), smentendo la tradizione trasmessaci dalla Chiesa delle origini secondo la quale Maria, dopo la morte, era stata sepolta nei pressi del Getsemani. E qui, per il momento, la storia di Maria, che da quanto deduciamo dai Vangeli altro non era che la madre di una famiglia molto numerosa che le procurò non poche sofferenze, sembra concludersi.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)