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lunedì 1 ottobre 2012

Il falso Jahvè. La Bibbia in controluce. 161


La Bibbia, anche ai nostri giorni, per milioni di persone costituisce l'orizzonte insuperabile di ogni intelligenza umana. La sua presunta ispirazione divina, accettata ad occhi chiusi dagli ortodossi ebrei e cristiani, la rende il libro dei libri, quello che condensa tutta la sapienza umana e divina. Ma per chi la legge senza i paraocchi della fede è tutt'altra cosa perché, assieme alle leggende mitologiche, agli avvenimenti storici e ad una pletora di leggi, precetti, divieti, spesso assurdi e irrazionali, contiene molte contraddizioni, incongruità e assurdità d'ogni genere.

Alcuni episodi in essa descritti appaiono perfino grotteschi e ripugnati e suscitano la nostra ironia o il nostro disgusto. Altri, piuttosto frequenti, sono decisamente atroci e crudeli e ci riempiono di orrore per la loro efferatezza, specie quando sono da attribuirsi alla diretta volontà divina. Non è quindi di facile e piacevole lettura anche se contiene nei libri agiografi pagine di alto lirismo poetico e di profondo patos umano.

Ciò spiega perché la Chiesa Cattolica, pur considerando rivelati – cioè ispirati dallo Spirito Santo – tutti i libri del Vecchio e del Nuovo Testamento (affermazione ribadita anche dal Concilio Vaticano II del 1965), abbia sempre scoraggiato i suoi fedeli ad accostarsi direttamente alla Bibbia ebraica e ne abbia addirittura, fin dal Concilio di Tolosa del 1229, proibita la lettura senza la mediazione ecclesiale, depositaria della dottrina apostolica. Quello che specialmente colpisce chi osa avventurarsi nella lettura del Vecchio Testamento è la costante presenza di un Dio che solo raramente si mostra un Padre buono e misericordioso e quasi sempre, invece, un despota tirannico, crudele e vendicativo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)