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sabato 10 novembre 2012

Il falso Jahvè. Il post esilio, il giudaismo del secondo Tempio e la restaurazione di Ezra . 178


Ai samaritani fu vietato l’ingresso nel Tempio di Gerusalemme. Il Pentateuco si trasformò in norma giuridica vincolante e vennero promulgate sanzioni in caso di inosservanza. Il codice legislativo del Levitico, considerato "legge di santità", contenente le prescrizioni religiose, etiche e cultuali, relative alla macellazione degli animali durante i sacrifici, ai rapporti sessuali e alle loro perversioni, ai tributi, alle feste religiose, alle regole alimentari e così via, fu imposto con rigore quasi coercitivo.

Si trattava di un insieme di norme che non tenevano in alcun conto il rinnovamento dello spirito, le pratiche di carità, i sentimenti del cuore. Si impose quindi una adesione formale e pedissequa alla Legge, cioè di un corretto modo di agire esteriore. Le fonti bibliche considerarono positivamente queste riforme puramente formali, ed Ezra – ritenuto il fondatore del giudaismo del secondo Tempio – venne paragonato a Mosè.

Nel libro che porta il suo nome egli afferma di aver ulteriormente manipolato i testi biblici rivedendo e correggendo di sua mano i libri della Legge che erano andati in parte perduti e in parte alterati, e raggruppandoli in 22 libri, secondo il numero delle lettere dell'alfabeto ebraico. Confessa inoltre di aver composto molti altri libri riservati esclusivamente ai grandi sacerdoti.

Naturalmente egli giustifica queste sue manipolazioni e invenzioni adducendo di aver agito sotto l'ispirazione divina. Le norme che nel quinto secolo a.C. Ezra e Nehemia, altro rimpatriato da Babilonia, diedero a Gerusalemme, divennero la base dell'ebraismo del Secondo Tempio e diedero alla Bibbia ebraica la sua forma attuale. Secondo però lo studioso tedesco Georg Fohrer, con Ezra e Nehemia venne introdotta in Israele una nuova religione (Storia della religione israelitica, pag.419).

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)