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sabato 3 marzo 2012

Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). L'esodo: storia o leggenda? 78 Il falso Jahvè (Genesi e involuzione del monoteismo biblico). L'esodo: storia o leggenda? 78


Fin qui ci siamo attenuti scrupolosamente al racconto biblico. Ma l'Esodo, come le vicende dei patriarchi, è da considerarsi una mera leggenda o un avvenimento in parte o in tutto accaduto? Tutti gli studiosi sono concordi nell'affermare che nelle storia dell'Esodo sono stati mescolati elementi storici e geografici di epoche diverse, anche di secoli, per cui è impossibile inquadrarlo in un periodo storico preciso.

Le incongruenze del racconto biblico sono molte e non di poco conto. Anzitutto le più recenti scoperte archeologiche sul Sinai e sulle coste palestinesi ci dicono, con chiara evidenza, che queste località, al tempo del presunto avvenimento dell'Esodo, erano disseminate di fortificazioni egiziane dislocate in più punti e così strettamente sorvegliate che mai avrebbero acconsentito il passaggio di un nutrito numero di schiavi fuggiti dall'Egitto contro la volontà del faraone.

Sarebbero stati intercettati e bloccati facilmente e gli archivi egiziani ne avrebbero sicuramente parlato. In secondo luogo i siti nominati nel racconto dell'Esodo erano disabitati nell'epoca cui si riferiscono gli episodi delle peregrinazioni degli israeliti nel deserto.

Infine i nomi egiziani menzionati e molti dettagli del racconto dell'Esodo, secondo l'egittologo Donald Redford, sono spiegabili soltanto se riferiti all'epoca della XXVI dinastia, fra la seconda metà del settimo e la prima metà del sesto secolo a.C., cioè al tempo di re Giosia e del faraone Necho, sei secoli dopo l'epoca in cui, per la Bibbia, si sarebbero verificati.

Tutto ciò ad indicare come il racconto dell'Esodo abbia raggiunto la sua forma finale all'epoca della formulazione della Storia Deuteronomistica (di cui parleremo diffusamente fra poco) rielaborando brandelli antichi di verità storica inerenti alla migrazione dei cananei in Egitto e alla loro espulsione dal delta nel secondo millennio a.C.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)