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venerdì 23 agosto 2013

Parallelismi tra Esseni e primi cristiani (Prima parte). 64

Ci sono evidenti parallelismi tra la comunità essenica e la primissima comunità cristiana, La comunità raccolta intorno al Maestro di Giustizia concepì se stessa come una collettività speciale ed eletta, e venne a trovarsi in aspro contrasto col Giudaismo del tempo. Come i cristiani, gli Esseni rimproverarono agli altri ebrei di aver spezzato l’alleanza con Dio, e come i cristiani, già gli Esseni pretesero d’essere la preziosa pietra angolare accennata da Isaia, la Comunità della Nuova Alleanza. Autodefinizioni che ritorneranno, alla lettera, fra i cristiani.

Come presso gli Esseni regnò la più ampia comunanza dei beni, così nella comunità primitiva dei cristiani si applicava un rigoroso comunismo, basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e di consumo. Tertulliano nel suo Apologo, raccontando la vita dei cristiani del suo tempo, osserva: "ogni cosa è in comune tra noi, tranne le donne; perché la comunanza da noi si ferma dove inizia presso gli altri.” Come i cristiani anche gli Esseni avevano un collegio direttivo composto da 12 persone che erano erano interpretate come rappresentanti delle dodici tribù d’Israele.


Come i cristiani, gli Esseni respingevano i sacrifici di animali, adoravano un Dio personale, quasi più grande di quello del VecchioTestamento, il cui cielo era per loro popolato di Angeli; conoscevano anche Satana, chiamato «angelo delle tenebre» Come nella primitiva comunità cristiana, gli Esseni escludevano i peccatori impenitenti , anche se talvolta li riaccoglievano mossi da compassione. Le numerose elencazioni neotestamentarie di virtù e di vizi spesso raggruppate in lunghe serie coincidono ampiamente col catalogo della setta essenica di Qumran. 

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)