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venerdì 7 luglio 2017

La vera identità del Gesù dei Vangeli 27


Nel Concilio di Costantinopoli del 381 il Credo cristiano subì un'ulteriore evoluzione con l'inserimento di nuove importanti verità dogmatiche non presenti nel Concilio di Nicea del 325: la “Santissima Trinità”, la "Vergine Maria, Madre di Cristo unigenito per opera dello Spirito Santo” e la crocifissione di Gesù sotto Ponzio Pilato. Esso infatti recitava:"Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli … Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto, il terzo giorno è resuscitato…”.

Questi nuovi inserimenti determinarono l'introduzione nei Vangeli fino allora esistenti, ufficializzati precedentemente sotto Costantino il Grande, della "Natività verginale" di Cristo "figlio unigenito", aggiunta appositamente dopo quella data. Tuttavia gli scribi di Dio, dopo aver inserito due "Natività verginali" di Gesù totalmente discordanti nei Vangeli di Matteo e di Luca, dimenticarono di "aggiornare" gli altri passi dei Vangeli, fino allora in uso, dai quali tutt'oggi risulta che Maria, oltre a Gesù, aveva altri quattro figli maschi e due o più femmine. In conseguenza di ciò gli scribi cristiani, non potendo ammettere che siano esistiti altri figli della “Madre di Gesù Cristo unigenito”, sempre immacolata anche dopo il parto, furono costretti a clonare più "Marie" nei Vangeli e in "Atti", come abbiamo visto in precedenza.

Il dogma mariano ha di conseguenza immerso la Chiesa in un ginepraio di menzogne e l'ha costretta ad arrampicarsi sugli specchi per far passare i fratelli di Gesù come cugini. I cattolici continuano tuttora a credere nella verginità di Maria ma i cristiani protestanti di ogni tendenza, più ligi ai testi evangelici, hanno rigettato questo assurdo dogma per cui ritengono che Gesù abbia avuto fratelli e sorelle.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)