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martedì 5 marzo 2013

L'ipotesi Carmagnac


Jean Carmignac, uno dei massimi conoscitori mondiali della lingua ebraica
ed aramaica antica, avendo maturato una grande esperienza sui testi di Qumran, nel 1963 pensò di eseguire una traduzione del Vangelo di Marco dal greco all’ebraico e rimase profondamente colpito dalla relativa facilità di questa operazione. All’inizio del suo libro “La naissance des évangiles synoptiques” uscito per la prima volta in Francia nel 1984 e pubblicato anche in Italia con il titolo “La nascita dei Vangeli sinottici” dalle Edizioni San Paolo nel 1986.

Carmignac descrive così il suo tentativo: “Immaginavo che questa traduzione sarebbe stata molto difficile a causa delle considerevoli differenze fra il modo di pensare semitico e quello greco, ma rimasi invece assolutamente meravigliato nello scoprire che questa traduzione si rivelò, al contrario, estremamente facile. 

Attorno alla metà di Aprile del 1963, dopo un solo giorno di lavoro, mi convinsi che il testo greco del Vangelo di Marco non poteva essere stato scritto direttamente in questa lingua ma era in realtà una traduzione in lingua greca di un testo scritto originariamente in ebraico. L’enorme difficoltà che avevo supposto di incontrare era già stata in realtà risolta dal traduttore dall’ebraico al greco, che aveva traslato parola per parola ed aveva persino conservato in greco l’ordine delle parole preferito dalla grammatica ebraica.”

Carmignac, sorpreso dalla sua scoperta, trovò che anche altri studiosi – in modo indipendente rispetto al suo lavoro e in epoche diverse – avevano compiuto nel passato un'operazione del genere ed erano giunti alle stesse conclusioni: il testo greco derivava da un testo ebraico, tradotto molto fedelmente. Si posero subito alcuni problemi. Come giustificare questa forte dipendenza del testo greco dall’ebraico? Cercherò di dare una risposta nel prossimo post.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)