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martedì 10 dicembre 2013

I polemisti anticristiani . Celso.(Parte seconda) 95

Con la sua profonda dimestichezza con i trattati cristiani allora in voga, Celso riconobbe in essi una mistura di elementi stoici, platonici, ebraici, persiani ed egizii e lo dimostrò ampiamente nel suo libro "Il Discorso Vero", prontamente fatto distruggere dalla Chiesa nascente. Esso ci è stato parzialmente tramandato da Origene che scrisse contro di lui l'opera famosa "Contra Celsum".

Il libro di Celso conteneva, infatti, obiezioni talmente fondate, che circa 70 anni dopo la sua comparsa Origene, l’intelligenza più significativa della Chiesa precostantiniana, si vide costretto a controbatterlo dovendo ammettere, però, che molte contraddizioni del Cristianesimo rilevate dal filosofo pagano erano ineccepibili.

Spesso le argomentazioni del filosofo pagano parevano illuminanti persino a lui stesso, per cui tenta di sfuggirvi con mille scappatole. Qualche volta non è nemmeno in grado di ribattere alcunché per cui il materiale probatorio, che Celso aveva tratto dalla mitologia greca, dalla storia della filosofia e della religione antiche, viene addirittura passato sotto silenzio da Origene.

Così egli tralascia del tutto molte delle osservazioni, anche essenziali dell’avversario, e certo non per trascuratezza o per mancanza di tempo ma per non sapere come ribattere. Più di una volta Origene attribuisce surrettiziamente a Celso tesi da lui inventate di sana pianta, benché le argomentazioni di Celso siano certamente un po' colorite, ma sempre fondate su precisi dati di fatto, come ha dimostrato la moderna filologia.

Origene, pur essendo il massimo teologo dei primi tre secoli, trovandosi spesso in difficoltà a controbattere Celso, cerca di cavarsela a buon mercato dicendo a ogni pie' sospinto, che Celso è un cervello di prim’ordine, ma ingarbugliato. Però, è proprio dalle informazioni di Origene che abbiamo fra le nostre mani la prova migliore del contrario.



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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)