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venerdì 28 aprile 2017

La vera identità del Gesù dei Vangeli 7

Sappiamo da Giuseppe Flavio che Giovanni di Gamala era un importante dottore della Legge, ma soprattutto un Nazireo e, in quanto tale, doveva mantenere intonsi barba e capelli, non poteva bere vino e doveva rispettare con grande scrupolo tutte le norme della Legge ebraica.

 Ma questo fatto, in seguito all'evoluzione del credo cristiano iniziale che porterà Gesù ad istituire l'eucaristia, determinò un ostacolo insormontabile perché il voto di nazireato era incompatibile con la creazione del “sacrificio eucaristico teofagico”, assolutamente rifiutato dagli ebrei in quanto vietato dalla Legge mosaica. Ciò costringerà i seguaci di Paolo di Tarso, creatori della fede cristiana riformata, a rinnegare la risultanza del Vangelo originale esseno che indicava il Salvatore come “Nazireo” e inventare la località, mai esistita, di Nazaret per trasformarlo in “Nazareno”.

I seguaci della quarta filosofia fondata da Giuda il Galileo erano degli spietati zeloti, cioè dei “fanatici nazionalisti” che si opponevano al dominio pagano ma anche contrastavano con ferocia gli ebrei collaborazionisti, filo romani e filo erodiani. Secondo Giuseppe Flavio (Bellum VII 254) ordivano congiure contro quei giudei che volevano accettare la sottomissione ai romani e li combattevano in ogni modo come nemici, depredandoli degli averi e del bestiame e appiccando il fuoco alle loro case.

A dimostrazione di ciò va ricordato che nel Vangelo di Luca (Lc 9,51-54) l'apostolo Giovanni risulta uno zelota pronto ad incendiare villaggi dei Samaritani, nemici dei Giudei, assieme all'altro suo fratello Giacomo. 

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)