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martedì 11 febbraio 2014

La Vulgata 113

All'inizio del cristianesimo, le continue trascrizioni dei molteplici testi evangelici che nascevano nelle comunità primitive, determinarono, soprattutto fino al IV secolo, «molteplici modifiche del tutto naturali, ma anche amplificazioni o riduzioni arbitrarie» da parte di copisti, glossatori e redattori ecclesiastici, chiamati eufemisticamente "correttori" da Origene.

Queste continue modifiche, aventi lo scopo di adattare i testi allo spirito devozionale dei fedeli cui erano diretti, alla fine hanno determinato una giungla di lezioni contrapposte, di aggiunte (soprattutto nuovi miracoli o esagerazioni degli stessi) e di omissioni che hanno del tutto alterato i testi originari. La qual cosa non stupisce più di tanto per il fatto che è stata comune a molti altri libri sacri di antiche religioni, fin dal tempo degli egizi.

Sia fra i manoscritti biblici veterolatini che fra quelli greci (di questi ultimi ancor oggi ne conserviamo ben 4680 che mostrano 250.000 differenti lezioni ) non ce n’erano due che presentassero il medesimo testo o che mostrassero una concordanza nemmeno per la metà delle parole.

Fu per porre fine a questo ineluttabile processo di imbarbarimento che nel 383 il Vescovo di Roma, Damaso, incaricò il dalmata Gerolamo di costituire un testo unitario della Bibbia Latina. Il segretario del Papa, in questa sua monumentale opera di riordino dovette procedere alla «correzione» dei quattro Vangeli in circa 3500 passi. La traduzione di Gerolamo dell'Antico e del Nuovo Testamento dal greco al latino chiamata la Vulgata, fu per molti secoli respinta dalla Chiesa, che solo nel Concilio di Trento (sec. XVI) si decise a dichiararla autentica.



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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)