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venerdì 14 febbraio 2014

Nascita del canone neotestamentario. 114

Fino alla metà del II secolo la Chiesa delle origini non possedeva un proprio libro sacro, in quanto i Vangeli erano ancora in formazione, per cui doveva fondare la sua dottrina basandosi esclusivamente sull'Antico Testamento.

La Prima Epistola di Clemente, composta a Roma verso la fine del I secolo e attribuita a un Vescovo romano, conta più di cento citazioni dal Vecchio Testamento e soltanto due riferimenti ai Vangeli che stavano faticosamente emergendo. Infatti, i Vangeli vengono citati per la prima volta
intorno al 140 dal Vescovo Papias, uno dei «padri apostolici», ma solo per affermare che la tradizione orale sugli avvenimenti evangelici era molto più importante di quella scritta.

Verso il 160 Giustino Martire, nei suoi scritti fortemente polemici contro gli ebrei, si richiamava quasi esclusivamente al Vecchio Testamento. Quindi per tutto questo periodo la tradizione orale delle parole di Gesù godeva di maggior autorità dei libri in cui erano riportate.

Solo verso la metà del Il secolo, quando la tradizione orale era ormai diventata sempre più inattendibile, che si cominciò a privilegiare i Vangeli. I quali proliferarono sempre più copiosi e sempre più diversi poiché si adeguavano alle aspettative devozionali delle varie comunità cui erano indirizzati.

Per secoli la Chiesa ha dovuto polemizzare sulla loro validità in quanto contenevano tutti molteplici contraddizioni e incongruenze, e solo col Concilio di Nicea (325) quattro di essi vennero canonizzati e tutti gli altri dichiarati apocrifi.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)