L’astrofisico,
forse più famoso del mondo, il 9 maggio 2010 presentando il suo
nuovo documentario del titolo "Nell'Universo con Stephen
Hawking" ha confessato, senza mezzi termini, di non aver dubbi
sull'esistenza degli extraterrestri in
base a molte evidenze scientifiche ormai accettate dalla maggioranza
degli scienziati. Gli ha fatto eco il professor Cristiano Cosmovici,
bioastronomo romano dell’Istituto di fisica dello spazio
interplanetario e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf)
anche lui convinto dell’esistenza nell’universo di altre civiltà
evolute e tecnologicamente avanzate quanto la nostra e forse anche
superiori. Per di più il radioastronomo Usa, Frank Drake, ha
realizzato un’equazione, da cui risulta che soltanto nella nostra
galassia possono esistere 5 milioni di pianeti abitati da altri
esseri viventi, di cui 5mila con una civiltà potenzialmente molto
evoluta. Ciascuno di questi corpi celesti si trova infatti
all’interno di sistemi solari in tutto simili a quello della Terra.
Da ultimo, anche la Pontificia Accademia delle Scienze e la Specola
Vaticana al termine di severi studi di astrobiologia è arrivata,
dopo tormentate contorsioni metafisiche, alla stessa conclusione.
Quindi
non ci sono più dubbi: nell'universo non siamo più soli come
ritenevamo fino a pochi decenni fa. Ma cosa dimostra una teoria così
importante?
Anzitutto che tutte le religioni sono delle colossali bufale perché
si fondano sul creazionismo, mentre solo la teoria naturalistica
della realtà, teorizzata da Darwin (che con Democrito, Epicuro, e
Lucrezio restava nell'ambito della speculazione filosofica), riesce a
spiegare scientificamente l'origine della vita nell'universo.
Infatti, i processi che si svolgono nel nostro mondo, e in tutti gli
altri mondi possibili, sono il prodotto di leggi immanenti ai mondi
stessi e quindi non hanno niente a che vedere con leggi
trascendenti, riferibili ad una qualsiasi divinità. Gli scienziati
sono certi che negli altri pianeti la vita potrebbe essersi
realizzata in forme totalmente diverse dalla nostra.
In
secondo luogo, l'esistenza di altre forme di vita nell'universo, ci
fa comprendere che tutta l'impalcatura del cristianesimo, fondata
sulla “redenzione”, cioè sul sacrificio del figlio di Dio per
cancellare gli effetti del peccato originale, si riduce ad una
colossale impostura perché se dovessero esistere gli omini verdi,
magari più intelligenti di noi, come la mettiamo con la
“redenzione” strettamente limitata alla specie umana? Cristo si è
sacrificato anche per salvare gli omini verdi o questi hanno avuto un
altro figlio di Dio per la loro salvazione? Oppure i nostri fratelli
alieni, come oggi comincia a considerarli la Chiesa, non hanno avuto
bisogno di redenzione perché magari il loro Adamo non è stato così
sciocco da mangiare la mela sbagliata? O lo sbaglio del nostro
progenitore ha infettato l'universo intero? Mi aspetto acrobatiche
piroette teologiche da parte dei grandi stregoni del Vaticano per
risolvere i poderosi enigmi riferiti alla questione.
Nessun commento:
Posta un commento