Visualizzazioni totali

venerdì 21 giugno 2013

Dioniso e Cristo. 50

Il dio Dioniso, figlio di Zeus e della vergine mortale Semele, fu un altro archetipo di Cristo. La religione dionisiaca già nell'VIII secolo a.C. era molto diffusa nel mondo mediterraneo, soprattutto in Grecia. Dal II secolo a.C. il suo culto si diffuse anche a Roma e in Spagna e veniva celebrato con con feste e processioni sfarzose. Dei quattro evangelisti è stato Giovanni a venir maggiormente influenzato dalla figura di Dioniso.

Dioniso era strettamente collegato alla coltivazione della vite. Infatti, uno dei titoli più noti di Dioniso, era «la Vite», e Giovanni attribuì lo stesso titolo a Cristo, chiamandolo «la Vera Vite». In alcuni scritti cristiani del II secolo i suoi seguaci definirono Cristo «la santa Vite di Davide». Uno dei miracoli più eclatanti di Gesù, conosciuto come il miracolo delle Nozze di Cana, nel quale avviene la trasformazione dell’acqua in vino, era già stato compiuto da Dioniso, come testimonia Euripide (480-406 a.C.) nella descrizione dei misteri bacchici nella tragedia Le Baccanti. È sintomatico il fatto che questo miracolo venga esclusivamente riferito da Giovanni e sia totalmente ignorato dagli altri evangelisti che mostrano di non conoscere nemmeno il villaggio di Cana.

 Questo miracolo, chiaramente scopiazzato da Euripide, ha avuto largo seguito presso i cristiani primitivi perché è stato più volte ripetuto anche in dimensioni maggiori se il vescovo Epifanio di Salamina di Cipro (morto nel 403) scrive senza pena del ridicolo: «In molti luoghi succede la stessa cosa fino ai nostri giorni in nome del prodigio divino accaduto allora a Cana, come prova contro gli increduli; lo dimostrano in molte località fontane e fiumi,che nell’anniversario del miracolo di Cana si trasformano in vino».

Un elemento importante che rapporta il cristianesimo al culto di Dioniso riguarda la crocifissione. Infatti, come il Prometeo Incatenato nel Caucaso, anche Dioniso appartiene alla categoria degli dèi crocifissi. Le comunità seguaci di Dioniso, già molto prima dell’era volgare, veneravano questo dio crocifisso, sopra una tavola d’altare con ampolle di vino. Secondo il teologo Hermann Raschke, la crocifissione di Gesù non sarebbe che una forma evolutiva della crocifissione di Dioniso.

Da quanto abbiamo riferito appare indubbio che la vicenda di Cristo è stata plasmata, oltre che da un'ampia elaborazione di testi e profezie veterotestamentarie, anche da modelli derivati delle divinità redentrici ellenistiche qiali Asclepio, Eracle e Dioniso. Senza l'apporto di queste figure mitiche pagane, mai, da Messia fallito quale fu nella realtà, sarebbe diventato il Cristo figlio di Dio che, come già tutti quelli che lo avevano preceduto, nasce da una vergine, muore crocifisso e risorge dopo tre giorni.




1 commento:

  1. Simbologia della vite: http://www.cavernacosmica.com/simbologia-della-vite/

    RispondiElimina

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)