Visualizzazioni totali

venerdì 28 giugno 2013

Il culto di Mitra e il cristianesimo, (Parte prima) 52

Mitra, il dio della Luce celeste, fu una personificazione del Sole. Il suo culto, originario della Persia e dell’India, nel III secolo a.C. era già diffuso in Egitto. Quasi contemporaneamente al Cristianesimo penetrò poi nell’Impero Romano, facendo numerosi proseliti con grande rapidità soprattutto fra i soldati, i mercanti e gli schiavi, estendendosi in Nordafrica, in Spagna, in Gallia, in Germania e persino in Britannia. Il punto di irraggiamento della religione di Mitra fu la Cilicia, patria di Paolo, dov’era penetrata quasi cent’anni prima di lui. Gli studiosi hanno accertato tutta una serie di corrispondenze fra la predicazione di Paolo e i culti mitraici.

Mitra discese dal cielo e si racconta che alla sua nascita fu adorato dai pastori, che gli recarono in dono le primizie dei greggi e dei frutti della terra. In seguito ascese in cielo, venne posto sul trono accanto al dio del Sole, cioè divenne partecipe della sua onnipotenza, e infine fu parte di una Trinità. Si credeva, inoltre, che un giorno sarebbe tornato a risuscitare e a giudicare i morti
Il giorno consacrato al dio del Sole era il dies solis celebrato in modo particolare nel culto di Mitra come primo giorno della settimana, e in seguito definito «il giorno del Signore» (dies dominica) dai cristiani. La Domenica fu introdotta da Costantino con una legge del 321.

Il giorno della nascita di Mitra, il dies natalis Solis, era il 25 dicembre, che, come tutti sanno, è stato scelto dalla Chiesa come il giorno della nascita di Cristo.Ma nella cristianità primitiva si celebrava solo una festa, la Pasqua, mentre la nascita di Cristo era ignorata. Fu solo a partire dal 353 che la Chiesa scelse definitivamente il 25 dicembre come data della nascita di Cristo accorpandola alla ricorrente festività di Mitra.

La nuova solennità ecclesiastica divenne ben presto assai popolare proprio perché altro non era se che la trasformazione e l’adeguamento della festa pagana del solstizio d'inverno, cioè della mitica rappresentazione della nascita del nuovo sole.



Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)