Visualizzazioni totali

mercoledì 21 maggio 2014

Ma, esattamente, che cosa era accaduto ad Antiochia? 141

Ad Antiochia Pietro, in un primo momento, forse ammagliato dall'atmosfera creata da Paolo, si era adeguato immediatamente all’ambiente nuovo, e, messi da parte i comandamenti cerimoniali della Legge validi per la comunità di Gerusalemme, aveva consumato i pasti insieme ai pagano-cristiani finché non giunsero alcuni inviati di Giacomo.

Allora Pietro aveva mutato fulmineamente opinione, rifiutando il cibo e altri comportamenti di quella compagnia, e, come se ciò non bastasse, voleva, tutto a un tratto, costringere i pagano-cristiani a vivere al modo dei giudeo-cristiani (Gai. 2, 12-14).

Evidentemente, dunque, Pietro, dal momento che «ebbe timore degli inviati di Giacomo», rivelò chiaramente che non era più il primus apostoiorum, l’autorità prima della comunità gerosolimitana e tanto meno poteva esserlo fuori di essa. Dopo questo conflitto non si pervenne mai più a un accordo; anzi, il cambiamento di atteggiamento di Pietro equivale all’abbandono al proprio destino del cristianesimo pagano.

Sicuramente Paolo non avrebbe passato sotto silenzio un riconoscimento da parte di Pietro; al contrario, se ne sarebbe servito a tutti gli effetti. Ma Paolo tace, e questo argumentum ex silentio è determinante. Inoltre, egli si era inimicato anche con Barnaba, nonché con una grande parte dei cristiani antiocheni.




Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)