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giovedì 3 dicembre 2015

Il più antico servizio divino del cristianesimo? Estatici balbettii! 239

l più antico servizio divino cristiano, quello delle comunità paoline, non ebbe alcun carattere cultuale e non fu celebrato in luoghi deputati allo scopo come templi, sinagoghe o altri edifici sacri, nè era svolto da persone investite di ruoli sacerdotali. Infatti, per l’intera epoca apostolica non esistettero nè sacerdoti, nè sacrifici, nè chiese, né altari.

Durante le riunioni comunitarie, che potevano avvenire in case private o in luoghi all'aperto, lo spirito governava il tutto e ogni partecipante poteva insegnare, profetizzare e parlare in nome di Dio come un «sacerdote del Signore». Tutto ciò ad imitazione della religione greca pagana che nei vestiboli dei numerosi templi ammetteva indovini e maghi che proclamavano a gran voce gli oracoli delle divinità, e nella loro condizione estatica distorcevano follemente i tratti del viso, comunicando alla massa degli spettatori la propria esagitazione interiore. Nelle riunioni cristiane, oltre a ciò. era praticata con una certa frequenza anche la glossolalia, cioè il balbettio di suoni incomprensibili, in «lingue ignote», derivata dai culti dionisiaci.

Quindi, nel più antico servizio divino cristiano, la vita comunitaria era variopinta, diversificata e, secondo il nostro modo di vedere oggi le cose, in preda ad una folle esaltazione perchè, accanto ai profeti e ai glossolali, si muovevano anche taumaturghi ed esorcisti, e tutti con il loro balbettio estasiato, il roteamento degli occhi, il tremore delle membra contribuivano decisamente all’edificazione religiosa.



Oggi questo suona incredibile ad ogni cristiano perchè la Chiesa ne ha pian piano liquidato ogni aspetto, sostituendolo con altari sontuosi, vescovi e sacerdoti divenuti gli unici protagonisti delle cerimonie liturgiche e addobbati con ricchi paramenti satrapeschi, complicate liturgie accompagnate da canti mistici e celebrate in edifici monumentali e sfarzosi.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)