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martedì 16 aprile 2013

A proposito del battesimo di Gesù (Seconda parte). 31




Nel Vangelo più antico Gesù viene adottato quale figlio di Dio solo nel Battesimo. Infatti Marco fa decorrere il suo essere figlio di Dio solo a partire dal suo battesimo, mentre in Matteo egli viene già generato da una vergine quale bambino divino, e in Luca Giovanni il Battista venera Gesù quando è ancora nel seno materno (Lc. 1, 40 sgg.).

Il racconto marciano mostra in modo chiarissimo che per i primi seguaci Gesù non è né Figlio di Dio né Dio, poiché solo con la discesa dello Spirito divino Gesù viene divinizzato. Se lo fosse stato dalla nascita, la ricezione dello Spirito divino sarebbe stata superflua. Quindi nel Vangelo più antico egli viene adottato come Figlio di Dio soltanto all’inizio della sua attività pubblica. Infatti: «E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto» (Mc. 1, 12), ci mostra come l’Evangelista, vuole esprimere in modo evidente quanto reale e immediato fosse per lui il rapporto fra l’accoglimento dello Spirito e l’inizio dell’attività spirituale di Gesù.

La narrazione, nella quale lo Spirito di Dio, durante il battesimo, discende su Gesù sotto forma di colomba, è un calco delle antiche saghe d’investitura, dell’elezione del re mediante gli uccelli, la cui discesa indica con chiarezza colui che viene prescelto. Presso Siri e Fenici la colomba era il simbolo della divinità protettrice della generazione e colombe aleggiavano sopra le teste dei monarchi egizian fin dall'antichità. Perfino gli antichi teologi ebrei immaginavano lo Spirito di Dio come una colomba e consideravano la sua voce nel Cantico dei Cantici come la voce dello Spirito Santo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)