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martedì 21 ottobre 2014

L'influenza religiosa del giudaismo contribuì alla creazione della Chiesa. 179

Oltre i riti delle religioni misteriche e il modello giuridico dello stato imperiale, sull'istituzione della nascente Chiesa cristiana. esercitò una marcata influenza la gerarchia religiosa del giudaismo, le sue forme giuridiche a e la sua organizzazione cosmopolita. Ma soprattutto su di essa influì la teologia giudaica che la Chiesa adottò in pieno apportandovi però notevoli aggiustamenti. Per quanto riguardava l'ordinamento gerarchico, la suddivisione in sommi sacerdoti, sacerdoti, leviti e laici costituì un modello ben definito per la strutturazione ecclesiastica e la Curia Romana divenne, mutatis mutandis, una specie di copia del Sinedrio.

Nel Sommo Sacerdote di Gerusalemme si scorse addirittura un’anticipazione dello sfarzo e del potere del Papato medievale. Gli arcisinagoghi ebrei ebbero le medesime funzioni dei primi vescovi, e come a costoro si affiancavano i servi della sinagoga,piu tardi ai vescovi si affiancarono i presbiteri e i diaconi. La liturgia della Chiesa, quando non derivò dai riti misterici del paganesimo, provenne dalla sinagoga, soprattutto per taluni fattori essenziali del servizio divino, quali la lettura pubblica delle Scritture, la predicazione e la preghiera.

Anche la teologia morale cattolica ebbe i suoi precursori nella casuistica dei dottori di morale del rabbinismo. Infatti, le formule adoperate per gli anatemi e le scomuniche, ben presto utilizzate volentieri dalla gerarchia cristiana a dispetto del comandamento dell’amore per il prossimo e per i nemici derivano a pie' pari dal giudaismo. Persino l’amministrazione dei beni ecclesiastici venne organizzata sul modello di quella giudaica dei beni sacri.

L’influenza del giudaismo cristiano sulla comunità romana fu, in ogni caso, importantissima, anzi fu tale da contribuire in modo fortissimo a precipitare il cristianesimo, nel suo complesso, al livello di una religione fondata sul diritto e a dimenticare i precetti evangelici dell'amore del prossimo.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)