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martedì 14 ottobre 2014

L'istituzione della Chiesa Cattolica è in contrasto con lo spirito evangelico. 177

Secondo il teologo Adolf von Harnack il Cattolicesimo Romano come Chiesa esteriore, come Stato del Diritto e del Potere, non ha nulla a che fare col Vangelo, anzi lo contraddice nei suoi fondamenti. Molti altri teologi della Chiesa riformata condividono questa affermazione.

Per il Gesù evangelico la religione e la fede contrastavano col diritto e la legge ebraica. Egli si oppose esplicitamente proprio alla regolamentazione giuridica del rapporto fra uomo e Dio e durante tutta la sua attività pubblica combatté contro la Thora, il Clericalismo, le prescrizioni del culto e le sofisticherie giuridiche.
Il Gesù sinottico fu, quindi, per il suo tempo, un rivoluzionario che contestava la gerarchia templare, i teologi formalisti, il ritualismo vuoto e ipocrita, la pedante osservanza della Legge, i vacui esercizi dei bigotti: tutti abluzioni e digiuno. Secondo la nostra ottica era antilegalistico, anticultuale e anticlericale. Ma anche tutti i profeti, prima di lui, si erano comportati allo stesso modo.

Persino Paolo, per cui «Cristo ha posto fine alla Legge» (Rom. 10, 4) si collocò nella migliore tradizione di Gesù, perché negò recisamente ogni formalismo, ogni tradizionalismo, ogni edificazione giuridica della Chiesa. Per Paolo era sorpassata non solo la Legge rituale del Giudaismo, ma anche la Legge morale del Decalogo
Per lui l’amore del prossimo era l’adempimento della Legge, ma solo sulla carta: nella prassi, infatti, egli attribuiva il massimo valore alla sua Nuova Legge: la Fede in Gesù Cristo. Questa liberazione radicale da ogni codice umano esteriore, iniziata da Cristo e severamente ribadita da Paolo, avrebbe dovuto dar vita a comunità religiose fondate su uno spirito d’amore reciproco, non giuridicamente tradizionaliste, ma spiritualmente autonome.



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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)