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giovedì 21 luglio 2016

La Chiesa fondata da Marcione venne presa a modello dalla Chiesa cattolica. 270

Marcione fu il primo fondatore di una Chiesa. Con le sue concezioni teologiche e organizzative, e con la sua opera egli diede l’impulso decisivo alla creazione della chiesa veterocattolica, fornendone il modello. Già intorno al 150 Giustino ci informa che la dottrina di Marcione si era diffusa in tutti i paesi e che molti erano i suoi fedeli «quasi fosse l’unico possessore della verità» (Just., Apol. 1, 26 e 58).

Tertulliano, il maggiore avversario di Marcione, che scrisse cinque libri contro di lui, di gran lunga i più ampi di tutta la sua opera, è costretto a riconoscere che la tradizione eretica marcionita aveva riempito tutto il mondo (Tert., adv. Marc. 5, 19). Il Cristianesimo marcionita era, forse, più internazionale della Chiesa stessa, e si diffondeva evidentemente con tanta rapidità per la sua perfetta aderenza allo spirito evangelico. Iin molte regioni i Marcioniti erano «i Cristiani» per antonomasia, mentre i Cattolici dovevano portarsi dietro la connotazione suppletiva di «adoratori del Messia».



Il Marcionismo creò una grande Chiesa, che si estendeva dall’Eufrate al Reno, abbracciando l’intero Impero romano, strutturandola, come fu riconosciuto nell’antichità e in età moderna anche da parte cattolica – con la medesima gerarchizzazione del Cattolicesimo. Ma non fu la Chiesa marcionita a derivare da quella cattolica, bensì fu Marcione, anche con differenti concezioni teologiche, a creare ilo modello per quella cattolica, la quale cominciò a consolidarsi solo a partire dalla fine del II secolo e gli inizi del III secolo. La Chiesa marcioniana possedette un Nuovo Testamento e Vescovi monarchi che furono presi a fondamento dell'intero edificio ecclesiastico cattolico, come ben testimonia, obtorto collo, lo stesso Tertulliano, nemico implacabile del marcionismo.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)