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martedì 3 gennaio 2017

99– Il falso Jahvè. Incongruenze storico-linguistiche dei testi biblici 2

Per quanto riguarda le attribuzioni, i Cinque Libri di Mosè, come ci narra il Deuteronomio. erano stati messi per iscritto dallo stesso Mosè sul monte Nebo poco prima di morire; i libri di Giosuè, dei Giudici e i due libri di Samuele venivano considerati registri sacri, conservati a Silo dal profeta Samuele, e i due libri dei Re erano ritenuti il prodotto della penna del profeta Geremia. Similmente si credeva che re David fosse l'autore dei Salmi e re Salomone quello dei Proverbi e del Cantico dei Cantici.
Ma fin dal diciassettesimo secolo, all'alba dell'età moderna, alcuni studiosi sollevarono interrogativi molto inquietanti sull'affidabilità storica e sulla presunta rivelazione divina della Bibbia. Fecero osservare che Mosè non poteva essere l'autore dei Cinque Libri a lui attribuiti dal momento che l'ultimo, il Deueronomio, ne descriveva in modo dettagliato le circostanze della morte quasi che Mosè avesse collaborato alla sua stesura post mortem. Osservarono poi che il testo biblico era zeppo di digressioni letterarie riferite a località, nomi, costumi e perfino animali (ad esempio i cammelli) inesistenti ai tempi di Mosè in Egitto. Negli anni Settanta del secolo scorso, per esempio, il professor Donald B. Redford, egittologo della Toronto University, riscontrò che numerosi termini presenti nell'Antico Testamento e riferiti all'Egitto di Giacobbe o di Mosè, non entrarono in uso prima del VII secolo a.C. (Redford, D.B., A Study of the Biblical Story of Joseph). Per esempio nella storia del patriarca Giacobbe e del suo periodo in Egitto, avvenuta intorno al 1700 a.C., si racconta che Giuseppe e i suoi fratelli incontrarono una carovana di mercanti ismaeliti: “Proveniva dal Galaad e si recava in Egitto. I cammelli erano carichi di svariate merci: spezie, resina odorifera e mirra” (Genesi 37,25). Ora, noi sappiamo con certezza che i cammelli in Egitto non furono introdotti prima del VII secolo a.C. Intorno al 1700 a.C. per il trasporto delle merci si usavano solo gli asini. I cammelli per uso domestico giunsero nel Golfo Arabico intorno all'850 a.C., e tra gli egiziani solo dopo due secoli. Altri esempi: Giuseppe giura «sulla vita del faraone» (Genesi 42,16), formula che non esistette fino al VII secolo a.C. E i fratelli di Giuseppe pagano il grano con denaro sotto forma di moneta, mentre la forma più antica di conio risale al regno di Lidia, intorno al 650 a.C. 

1 commento:

  1. Buon Giorno Leo e complimenti per tutto! Aggiungerei che ciò è piuttosto plausibile poichè i testi testamentari risultano trascritti per la prima volta attorno al settimo secolo ac quindi la tradizione orale precedente può sicuramente esser stata "perfezionata" dagli scribi profeti probabilmente in concomitanza con il regno e le riforme di Giosia. Senza contare che preoccupandomi della reale esistenza dell'Esodo di cui, in 20 anni di ricerche non sono riuscito a trovar alcuna traccia storica certa, è in dubbio il fatto che Mosè possa aver scritto una bibliografia di fatti non accaduti. Quindi tutto il pentateuco a mio avviso risulterebbe una elaborazione presunta della storia per avvalorare la nascita "divina" del popolo di Isralele. Concorda?
    Paolo ricercatore indipendente.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)