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giovedì 3 settembre 2015

Il battesimo, determinando un nuovo stato ontologico dell'anima, è per la Chiesa inalienabile. 226

Per la Chiesa il sacramento del battesimo, come quello dell'ordine sacro, determina un cambiamento ontologico dell'anima, cioè un cambiamento di sostanza, eterno ed inalienabile. Lo ha ammesso anche di recente papa Francesco affermando che il battezzato ha un'anima totalmente diversa dal non battezzato. Parimenti il prete, con l'unzione sacerdotale, acquisisce un salto ontologico permanente e, se anche diventasse il più dissoluto degli esseri viventi e venisse espulso dalla Chiesa, potrebbe sempre amministrare, con piena validità, tutti i sacramenti di sua competenza. Rimane prete per l'eternità. Ecco una delle possibili spiegazioni dell'omertà della Chiesa a punire i suoi ministri indegni.

Col dilagare inarrestabile del secolarismo materialista in tutto l'Occidente, compresa l'Italia, la Chiesa si arrocca sempre più nella ossessiva difesa del suo oscurantismo medioevale, aggrappandosi ai suoi presunti valori, pomposamennte definiti non negoziabili, che fanno riferimento ai peccati contro dio anziché a quelli contro l'umanità e la natura, e sta dando l'ostracismo a milioni di fedeli comminando loro la scomunica latae sententiae (cioò automatica) ed escludendoli da taluni importanti sacramenti.

Nell'occidente cristiano sono i divorziati, gli sposati civilmente (ormai maggioranza), le coppie di fatto (sempre più numerose), i conviventi occasionali, gli omosessuali (anch'essi in gran numero), le donne che ricorrono all'aborto e quelle che usano i contraccettivi. A tutti costoro, che sono centinaia di milioni, si devono aggiungere quanti soffrono sulla loro pelle le pressioni politiche della Chiesa nell'ostacolare i diritti civili come il diritto all'aborto, al divorzio, alla fecondazione assistita eterologa, all'autodeterminazione del proprio corpo e alla libera contraccezione; ostacoli che spesso obbligano molti cittadini a sopportare gravi disagi, specie nei Paesi più arretrati, o dove, come in Italia, a governare sono dei politici appecorati, in massima parte,al Vaticano.

Tutti costoro, messi al bando dalla Chiesa, demonizzati da essa come peccatori incalliti, danneggiati economicamente e spesso oggetti di dileggio, possono rendere alla Chiesa che li discrimina pan per focaccia, utilizzando un'arma potentissima, ma assolutamente pacifica a loro disposizione: lo sbattezzo di massa. All'estero lo fanno in molti. In Germania, in Olanda, e perfino nella cattolicissima Irlanda molti si sbattezzano anche solo per protestare contro la pedofilia pretesca, sempre impunita e omertosa, la discriminazione e la criminalizzazione verso gli omosessuali e i diversi.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)