Visualizzazioni totali

giovedì 10 settembre 2015

Importanza dello sbattezzo. 227

A proposito dello sbattezzo qualcuno potrebbe obbiettare che è un gesto inutile, basta semplicemente fregarsene della Chiesa e fare i fatti propri. No. Essa si fa vanto dei milioni di battezzati millantando, ad esempio, che il 96 per cento della popolazione italiana è cattolica, e quindi giustifica le sue discriminazioni e le sue ingerenze a tutti i livelli dello Stato adducendo il numero dei battezzati.

Naturalmente nasconde il fatto che la stragrande maggioranza di essi si considera tale solo pro forma e se ne infischia dei suoi millantati valori non negoziabili. Infatti, appena una sempre più esigua minoranza della popolazione, e per di più costituita soprattutto da anziani, segue, almeno parzialmente, i precetti religiosi e le cerimonie di culto. Gli altri si limitano a partecipare a qualche rito di passaggio che ancora resiste, soprattutto alle esequie religiose.

Bisogna quindi sbugiardare questa istituzione ipocrita, retrograda, sessista, omofoba, sessuofobica, illiberale e antidemocratica che nega all'uomo ogni diritto alla libertà, alla dignità e alla felicità terrena, e che tanto danno arreca al nostro Paese e al mondo intero. Anche perché lo sbattezzo è di facile attuazione e di nessuna spesa.

Basta rivolgersi all'Uaar (www.uaar.it) scaricare il modulo, compilarlo e inviarlo con raccomandata alla parrocchia in cui si è stati battezzati. La parrocchia è obbligata a dare conferma della cancellazione dalla lista dei battezzati. Se nascono problemi l'Uaar dà gratuitamente il patrocinio legale. Non credenti e ostracizzati, diamoci quindi una mossa. Con lo sbattezzo possiamo limitare enormemente la tracotanza della Chiesa e il massiccio sfruttamento economico che essa impone al nostro Paese con l'otto per mille e infinite altre lucrose prebende.



Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)