Visualizzazioni totali

giovedì 15 ottobre 2015

Perché i testi del Nuovo Testamento sono privi di ogni veridicità. (Parte seconda) 232

Perché i testi del Nuovo Testamento sono privi di ogni veridicità. (Parte seconda) 232

Ecco altri esempi che dimostrano le innumerevoli aggiunte e manipolazione dei Vangeli canonici rispetto al Codice Sinaitico. Il capitolo finale del Vangelo di Giovanni (XXI) è un'assoluta contraffazione avvenuta nel sesto secolo, interamente dedicata alla descrizione della resurrezione di Gesù e all'affermazione del primato di Pietro. Diffatti nel Codice Sinaitico non esiste affatto. La Chiesa, pure in questo caso, è costretta ad ammetterlo, affermando: "La sola conclusione che può essere dedotta da ciò, è che il XXI capitolo fu aggiunto dopo, e va perciò visto come un'appendice al Vangelo" (Catholic Encyclopedia, Farley ed., vol. VIII, pp. 441-442).

Ma il Vangelo più annacquato, con l'aggiunta di circa diecimila parole rispetto a quello del Sinai è il Vangelo di Luca. Solo nel 15°secolo subì una straordinaria aggiunta di circa 8500 parole (Luca 9:51-18:14). La finale di questo Vangelo, con solo sei parole aggiunte determina una falsificazione chiaramente intenzionata ad ingannare. In questa aggiunta leggiamo: "e Gesù fu trasportato su in cielo", parole che non appaiono in nessuno dei più antichi Vangeli di Luca oggi disponibili.

Altro esempio di aggiunta eclatante e perfino pacchianamente contraddittoria lo riscontriamo in Matteo quando riporta l'ordine che gli apostoli ricevettero da Gesù di battezzare in nome della SS.Trinità: «E andate e insegnate a tutti i popoli e battezzateli in nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo...» (Matteo 28,19). La falsità di questo passo è dimostrata da tre elementi. Primo, di esso non c'è traccia nel testo sinaitico e in nessun altro testo antico. Secondo, al tempo di Matteo, nessuno era a conoscenza della Trinità, la cui formulazione avvenne soltanto nel IV secolo col secondo Concilio ecumenico del 381, che inserì il dogma della Trinità nel cosiddetto credo niceno-costantinopolitano. Terzo, in questo passo, Matteo si contraddice avendo scritto in precedenza, proprio nel suo Vangelo, che Gesù aveva esplicitamente vietato il missionariato presso i non ebrei. “Non andate tra i pagani e non entrate in nessuna città dei samaritani, ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d'Israele.” (Matteo 10,5-6).


L'inserimento di queste falsificazioni nei quattro Vangeli ha sconcertato perfino alcuni analisti cristiani moderni, ma la Chiesa, ben conoscendo la profonda ignoranza religiosa dei cattolici e la loro tendenza a credere ciecamente come popolo bue ancora fa passare i suoi Vangeli come "parola di Dio".



Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)