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domenica 4 luglio 2010

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 25^ Puntata

Arrivarono a Scitopoli che avevano venduto quasi la metà del carico. Era la prima vera città che Davide incontrava lungo il suo viaggio e la trovò molto diversa dai soliti villaggi. Era ricca di palazzi sontuosi e fremeva d'attività. Egli notò subito che c'erano molti stranieri e che, oltre la sinagoga dal vago aspetto di un tempio greco, c'erano altri templi dedicati a divinità varie.

Giuda spiegò che c'era anche un presidio romano e alcuni postriboli molto rinomati nella zona. Gli fece capire che, volendo, si poteva anche far loro una visitina, ma Davide scartò subito l'idea con disgusto.

Scelta una piazzetta relativamente tranquilla si postò con le asine vicino ad una fontana. Non tardarono ad arrivare le prime donne e subito si formò un piccolo crocchio. Ormai espertissimo nell'arte di vendere, Davide teneva banco e Giuda gli faceva da assistente.

Ad un certo punto l'attenzione di tutti fu attratta dal passaggio di una lussuosa portantina, sorretta da quattro giganteschi nubiani. Aveva le tendine abbassate per cui non si poteva intuire chi c'era dentro. Ma con l'avvicinarsi al crocchio le tende furono scostate e apparve all'interno una giovane donna molto bella e lussuosamente vestita. Dal trucco piuttosto marcato e dagli ornamenti ricchi e sfarzosi, Davide intuì che doveva essere un'egiziana.

Costei intanto, incuriosita del piccolo assembramento di donne intente ad esaminare vasetti di profumi e di essenze, aveva fatto posare a terra la lettiga e aveva inviato uno dei nubiani ad informarsi, in un pessimo aramaico, sui profumi in vendita. Davide, dopo un attimo di perplessità, prese quasi istintivamente la decisione di dirigersi verso l'egiziana per parlarle direttamente nella sua lingua, ma fu bruscamente fermato dai nubiani.

Ad un cenno impercettibile della loro padrona, però, quelli, sia pure con cautela, lo lasciarono avvicinare. Dopo averle fatto un inchino rispettoso e averle rivolto in egiziano un reverente ossequio, come aveva visto fare in Egitto alle donne di alto rango, egli le chiese quale tipo di profumo desiderasse.

Lei, sorpresa e un po' divertita del linguaggio piuttosto popolare da lui usato e non del tutto raffinato come quello cui era abituata, rispose amabilmente che cercava un profumo di origine cretese, avendone esaurito la scorta da alcuni giorni e avendolo inutilmente cercato in tutta la città.

Tra lo stupore di tutti i presenti e dello stesso Giuda, Davide s'affrettò a porgerle con grazia una boccetta di questo profumo che ero il più costoso e perciò il meno venduto. La nobildonna egiziana lo annusò con evidente piacere e sorridendo gli disse: "All'inizio pensavo che fossi soltanto un giovane bello e sfrontato ma ora m'avvedo che sei soprattutto dolce e gentile. Sarò lieta di acquistare tutto il profumo cretese che hai". Uno dei nubiani lo seguì fino alle asine per prenderlo e pagarlo.

Mentre lo preparava Davide chiese al nubiano: "Chi è la tua padrona?"
"E' la figlia dello sceicco Ibrahim Ben Dorion" ripose il negro.
"Quello che abita nella più splendida villa d'Alessandria?"
"Esattamente. Ma tu come lo sai?" fece il negro sorpreso. "E' una storia lunga" rispose lui e troncò il discorso.

La lettiga ripartì e Davide vide la nobildonna egiziana fargli un cenno di saluto con la mano. Giuda aveva seguito la scena con grande interesse e aveva ammirato il modo raffinato con cui il suo assistente aveva condotto tutta la faccenda. Egli, a sua volta, era soddisfatto per essersela cavata così bene con la lingua egiziana. Non aveva colto, però, il sorriso divertito della dama a proposito del linguaggio da lui usato.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)