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venerdì 3 agosto 2012

“A chi non conosce Dio manca qualcosa!”


Si tratta di una favoletta tedesca per bambini intitolata “Mi scusi, per trovare dio?” di Michael Schmidt Salomon ed Helge Nyncke,semplice e divertente, ma soprattutto densa di contenuti arguti e dissacranti, scritta per i piccoli ma anche per i grandi. Indirizzata a nuora perché suocera intenda.
Narra la storia di due piccoli e sereni animali, un riccio e un maialino, che avevano sempre creduto di non poter stare meglio di come stavano finché non trovano un manifesto sul quale c’è scritto: “A chi non conosce Dio manca qualcosa!”.
Incuriositi più che mai i due simpatici animaletti si mettono in cammino alla ricerca di questo ipotetico dio. La loro prima tappa è una sinagoga dove incontrano un rabbino che, con viso arcigno, spiega loro che il suo dio è un essere severo e implacabile che punisce con pene durissime in questo mondo tutti coloro che disubbidiscono alle sue leggi.
Fuggono spaventati e incontrano un vescovo che li fa entrare in una chiesa cristiana. Lì, mostrando un crocifisso grondante sangue, spiega loro, con dovizia di particolari, come questo dio è stato crocefisso per lavare i peccati degli uomini. Anch'egli conclude la spiegazione minacciando pene severissime per chi non segue le legge divina.
Sempre più allibiti si rivolgono infine ad un muftì che impone loro per diventare buoni musulmani e finalmente trovare dio, l'obbligo di lavarsi e pregare cinque volte al giorno, pena, in caso contrario, la punizione divina. Sempre più impauriti e sgomenti, dopo questi tre terrorizzanti incontri, tentano la fuga inseguiti dai tre capi religiosi urlanti e rabbiosi che li apostrofano: “Infedeliiii, indemoniatiii, bestemmiatoriiii!”
Finalmente, messisi in salvo, capiscono che ciò che manca a chi non conosce dio è la PAURA! Questa storia non è piaciuta affatto ai pasdaran cattolici e protestanti della Germania che volevano censurarla come immorale. Ma il Ministro tedesco per la Famiglia l'ha salvata.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)