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domenica 5 agosto 2012

L'enigma svelato 129


Fu in un caldo pomeriggio di maggio, due anni dopo la partenza di Davide, che Giuda, nonostante le preghiere di Berice di rimanere in casa ove la temperatura era più mite, insistette di farsi condurre in giardino sotto il grande sicomoro. Voleva starsene solo ad ascoltare il canto degli uccelli ed assopirsi un po', come faceva spesso. Più tardi Dianteo sarebbe venuto a leggergli qualcosa. L'aria era calda ma non afosa e di tanto in tanto una folatina di vento portava un po' di refrigerio. Giuda si assopì nelle poltrona col capo reclinato leggermente di lato. Berice lo osservò e si sentì tranquillizzata. Più tardi, al suo risveglio, gli avrebbe portato un succo di melagrana; intanto si sarebbe dedicata alle faccende domestiche. 

Dopo circa mezz'ora lei tornò a dargli un'occhiata. Giuda dormiva ancora e sembrava immerso in un sonno profondo. Berice stava per tornare al lavoro quando qualcosa la insospettì. Una mosca si era posata sul volto del dormiente senza che lui mostrasse il minimo fastidio. La cosa le parve strana. Si sentì invadere da una sottile inquietudine e decise di verificare la situazione. Scivolando sull'erba, per non far rumore, gli si avvicinò. Allora notò che il viso si era fatto pallido e mostrava una rigidezza inconsueta. Anche il respiro sembrava essersi fermato. In preda all'angoscia lo chiamò più volte per nome ma siccome lui non rispondeva lo toccò con le mani nel tentativo di scuoterlo. Lo vide cadere verso di lei e capì che era morto. Il suo grido di dolore fece accorrere tutta la casa.

Tutti lo piansero con lacrime sincere e l'intera Damasco gli attribuì grandi onori. Nessuno sospettò mai che quell'uomo colto e raffinato fosse stato uno degli artefici del più grande evento religioso della sua epoca e che, nonostante questo, sarebbe passato alla storia come il più infame dei traditori, il sinonimo del tradimento.

FINE

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)