Visualizzazioni totali

martedì 22 novembre 2011

Il governissimo Monti-Bagnasco conferma sempre più che l'Italia è una colonia vaticana.

Il nuovo governo Monti, nato all'insegna di un sempre più invadente e soffocante cattolicesimo, è l'ennesima prova che l'Italia è diventata ormai una colonia vaticana nella quale si va instaurando una subdola e strisciante forma di teocrazia debole, fermamente perseguita dalla gerarchia ecclesiastica.

Tutti i nuovi ministri sono infatti etichettati come super cattolicissimi e provengono da importanti incarichi nel campo culturale, assistenziale e teologico cattolico. Monti non si è preoccupato nemmeno di salvare le apparenze nominando, magari uno straccetto di ministro laico in qualche ministero poco importante. No, no. Tutti rigorosamente cattolicissimi.

Era scontato che nella pubblica istruzione dovesse essere nominato un ministro ligio all'oscurantismo religioso onde ostacolare l'evoluzionismo a favore del creazionismo e mettere in sordina tutti i progressi della scienza che contraddicono la religione.

Ma che nel ministero della sanità una fatwa vaticana abbia impedito la nomina dell'oncologo U. Veronese, considerato unanimemente il medico più preparato e competente a svolgere questo ruolo, semplicemente perché sostiene il diritto all'eutanasia e avversa la legge della tortura obbligatoria voluta dai Torquemada d'Oltretevere, dimostra lo squallore morale e civile dei nostri governanti sottomessi ai catto-ayatollah vaticani.

D'altra parte l'Avvenire, organo ufficiale del Governo Ombra dei vescovi, aveva subito messo i paletti al nuovo governo in gestazione pubblicando in prima pagina tre articoli molto chiari su quello che deve fare subito il cattolico Monti: la Legge sulla Tortura Obbligatoria di Fine Vita, ripristino della rigidità nella Legge 40 sulla fecondazione clericale dopo lo smantellamento delle norme più assurde praticato da alcune sentenze dei giudici della Corte Costituzionale, rafforzamento dell'ora di indottrinamento religioso nelle scuole pubbliche e soldi alle scuole cattoliche.

Il giornale dei vescovi invocava anche equità nella tassazione, senza aprir bocca sulla rinuncia ai privilegi fiscali di cui godono i preti a cominciare dall'infame esenzione dell'ICI sugli immobili adibiti a lucrose attività commerciali.

Ciliegina sulla torta: l’ultima uscita di Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, porta l'ordine al governo e al parlamento di imporre in fretta agli italianila legge sul biotestamento ,perchè questa legge evita la deriva eutanasica. Naturalmente in nome della laicità creativa tanto cara a papa Ratzinger e ai Torquemada vaticani.

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuti nel mio blog

Questo blog non è una testata giornalistica, per cui lo aggiorno quando mi è possibile. I testi sono in regime di COPYLEFT e la loro pubblicazioni e riproduzioni è libera purché mantengano lo stesso titolo e venga citando il nome dell'autore.

I commenti possono essere critici, ma mai offensivi o denigratori verso terzi, altrimenti li cancello. Le immagini le pesco da internet. Qualche volta possono essere mie manipolazioni.

Se volete in qualche modo parlare con me, lasciate la richiesta nei commenti, vi contatterò per e-mail. Dato che il blog mi occupa parecchio tempo, sarò laconico nelle risposte.

Se gli argomenti trattati sono di vostro interesse, passate parola; e, se site studenti, proponeteli al vostro insegnante di religione. In tal caso fatemi sapere le risposte che avete ottenuto. Grazie.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)