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martedì 15 novembre 2011

Papa Ratzinger sempre più ossessionato dall'ateismo.

Durante la scorsa recita dell’Angelus Benedetto XVI si è soffermato sul tema della fine della vita per attaccare l'ateismo e le religioni classiche.

Quella dell'ateismo, considerato da Ratzinger la causa di tutti i mali della Terra, è ormai divenuta un'ossessione maniacale che gli fa dire le più trite e stolide affermazioni, tipo: “se togliamo Dio, se togliamo Cristo, il mondo ripiomba nel vuoto e nel buio”. E ancora: “la religione dei greci, i culti e i miti pagani, non erano in grado di gettare luce sul mistero della morte”.

Come fa un uomo che si picca per colto e per di più per filosofo dire certe assurdità sul mondo classico greco-romano che è stato la culla di tutto lo scibile dell'Occidente e che ha insegnato all'umanità l'esigenza del libero pensiero e della incessante ricerca della verità.

È proprio quando Cristo è entrato in scena che ha avuto inizio la più lunga e devastante epoca di oscurantismo della storia dell’uomo, che ha comportato per secoli: persecuzioni, roghi, intolleranze e interminabili guerre di religione.

Fu proprio col trionfo del cristianesimo che tutte le più importanti istituzioni culturali e artistiche del mondo antico decaddero e furono cancellate. I giochi olimpici cessarono definitivamente nel 394 e l'università di Atene, la più prestigiosa istituzione culturale del mondo antico, venne chiusa nel 529.

Da allora i filosofi non cristiani furono obbligati al silenzio e i liberi pensatori condannati al rogo. Questo sì che ha fatto piombare il mondo nel vuoto e nel buio. Quanto poi al terrore della morte, che sempre ha angustiato l'uomo fin dall'epoca delle caverne, è solo prospettando un aldilà chimerico, cioè un bella favola assurda e demenziale, che secondo Ratzinger l'uomo può vincerlo, nell'illusione di essere immortale.

In realtà il cristianesimo terrorizzando l'uomo con la minaccia di castighi eterni ha reso la morte dei cristiani molto più dolorosa e terrificante di quella dei pagani. Infatti il noto oncologo di fama internazionale U.Veronesi, che ha visto per più di 30 anni molta gente morire di tumore, ha affermato di aver notato un’accettazione della morte molto più serena da parte dei non credenti, rispetto ai credenti delle varie religioni, sempre angosciati dal timore delle pene dell'inferno.

Quanto all'Angelus c'è da rilevare un fenomeno di irritante servilismo, tipicamente italiano. Ogni domenica il TG delle 13,30 dà regolarmente conto delle esatte parole del cosiddetto papa, come fossero vere informazioni da cui gli ascoltatori devono trarre insegnamento, prendendole per oro colato. Naturalmente ciò accade solo nel nostro Paese, ormai ridotto a diocesi vaticana.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)