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mercoledì 11 luglio 2012

I sacramenti (“L'invenzione del cristianesimo”) 161


Il cristianesimo delle origini fu carismatico e profetico e visse nell'attesa spasmodica della parusia. che annunciava l'imminente ritorno di Gesù risorto dal cielo. Quando, però, la parusia si rivelò un abbaglio e fu spostata al Giorno del Giudizio, la Chiesa, che nel frattempo si era istituzionalizzata e mondanizzata, per giustificare la sua permanenza nei secoli creò tutto un apparato di assurdi sacramenti (scopiazzati in parte dai pagani), e di dogmi, che la fossilizzarono per sempre. L'antico afflato divino sparì e il cristianesimo si trasformò in un apparato pomposo, rivestito di ricchi paramenti e contornato di riti magici a similitudine delle antiche religioni.

L'apostolo Paolo, come abbiamo accennato in precedenza, aveva inserito nel suo cristianesimo personale, da cui deriva il nostro cattolicesimo, due riti sacri derivati dai pagani, che non erano mai stati praticati dagli apostoli e assolutamente ignorati dalla Chiesa di Gerusalemme: il battesimo e l'eucaristia. A questi due primi fondamentali sacramenti la Chiesa, col trascorrere dei secoli, ne aggiunse altri cinque, tra i quali il più importante è quello della confessione. Diamo un'occhiata a questi tre sacramenti più importanti per analizzarne l'origine e l'evoluzione e dimostrare l'assurdità che li caratterizza.


Il battesimo è il primo sacramento che viene impartito al cristiano poco dopo la sua nascita. Ha il triplice scopo di togliere la tara ereditata in seguito al morso della mela fatale nel Paradiso Terrestre, secondo la leggenda sumerico-ebraica del Peccato Originale; di cancellare tutte le colpe del passato, se somministrato in età adulta; e infine, ad imprimere il marchio indelebile di appartenenza alla Chiesa. Questo sacramento, assieme a quello dell’eucaristia, era usato come rito iniziatico nelle religioni soteriche diffuse in tutto l'antico mondo pagano, sia in Oriente che in Occidente.


Le cerimonie battesimali, prima della nascita del cristianesimo, erano tutte uguali nell’antichità anche se recitate in nome di divinità diverse: in Egitto per la dea Iside, in Frigia per Attis, a Babilonia per Marduk, in Grecia per Dionisio e in Persia per Mitra. Mentre l’iniziato veniva immerso nell’acqua lustrale, il sacerdote recitava: «Tu sei rinato e da questo momento farai parte del mondo degli eletti a cui sono aperte le porte dell’eternità».

Tra gli ebrei del tempo di Gesù era praticato solo dagli esseni, che lo consideravano iniziatico alla setta e purificatorio delle colpe commesse. Fu introdotto nel cristianesimo da Paolo di Tarso, in sostituzione della circoncisione, aborrita dai gentili. Per Paolo il battesimo era solo iniziatico, non aveva cioè lo scopo di cancellare la colpa primigenia e non era neppure assolutamente richiesto per diventare cristiano. Soltanto assai più tardi, quando la Chiesa scoprì il peccato originale, fu stabilito come obbligo rigoroso di coscienza, il battezzo per tutti

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)