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giovedì 19 luglio 2012

Peccato e redenzione. Le nequizie morali. 91


L'assegnazione del Premio Nobel per la medicina a Robert Edwards nel 2010 ha scatenato le ire dei trogloditi vaticani, irriducibili nemici di ogni innovazione medica che serva ad alleviare la sofferenza umana. Robert Edwards, padre della fecondazione in vitro, ha consentito a milioni di copie infertili di realizzare la più nobile e umana delle aspirazioni: procreare un discendente.

L'alto valore scientifico del suo lavoro, che rende possibile il trattamento dei problemi della sterilità, ha nei fatti ampliato la libertà di scelta delle persone in materia riproduttiva. Ma per i Torquemada vaticani, quando si tratta di nascere, l'utilizzo della scienza e della tecnica è considerato un abuso in quanto bisogna farlo come natura prevede e non come i progressi della scienza medica oggi consentono. Quando invece si deve morire, sempre secondo questi Torquemada, chi vuol farlo seguendo la natura, deve prolungare la propria esistenza in un mare di sofferenza perché allora non è più un abuso utilizzare i progressi della scienza e le tecniche per allungare il tempo della morte con strumenti di tortura, come canule, ventilatori, siringhe e altri mostruosi aggeggi, e nutrire un corpo in stato vegetativo con tubi e sonde infilati dappertutto.

Questa contraddizione deriva dalla supponenza demenziale di chi, prima inventa un dio chimera, e poi fa discendere arbitrariamente da questa invenzione precetti morali irrazionali e avulsi da ogni riferimento all'uomo.

I fanatici “pro vita”, da perfetti Torquemada, si accaniscono quindi a vietare l'autodeterminazione dei cittadini sulla propria salute, sul proprio corpo, sulla propria vita e impongono l'accanimento terapeutico ai malati terminali o a quanti non riescono a sopportare la sofferenza psichica per aver perso la loro indipendenza.


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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)