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martedì 10 luglio 2012

Papi di efferata crudeltà (“L'invenzione del cristianesimo”) 160


Ma accanto a questi papi, che possiamo definire splendidi e gaudenti, ce ne furono molti altri famosi per la loro efferata crudeltà. Uno di questi fu papa Innocenzo III (bel nome per un massacratore!), che scatenò due crociate sanguinosissime contro gli «eretici» Valdesi e Albigesi, e che a Simone di Montfort, condottiero della crociata contro gli Albigesi, che gli faceva osservare che non tutti gli abitanti del luogo erano eretici, anzi tra loro erano numerosi i cattolici ferventi, ordinò, senza esitazione, di uccidere tutti indistintamente, tanto dio nell’aldilà, da padre buono e misericordioso, avrebbe saputo distinguere i suoi. Così solo a Béziers, nel luglio del 1209, furono massacrati circa 60.000 abitanti e la città fu data alle fiamme.

Un altro papa sanguinario fu Pio V che organizzò uno spaventoso massacro contro i valdesi di Calabria, durante il quale interi villaggi vennero incendiati e gli abitanti uccisi. Chi si pentiva e si confessava godeva del privilegio di essere impiccato, o sgozzato, o buttato giù da una torre; gli altri venivano bruciati vivi. Sotto di lui l’Inquisizione raggiunse il culmine. Con un nepotismo avido e senza scrupoli fece diventare la sua famiglia ricca e potente.

Siccome in Francia, durante il suo pontificato, si combatteva una lotta durissima tra cattolici e protestanti, questo papa, nel congratularsi col re di Francia Filippo II per le stragi di Amiens e di Tolosa attuate da questo re contro gli eretici, gli scrisse evangelicamente: «Non mai pietà; sterminate chi si sottomette; e sterminate chi resiste; perseguitate a oltranza, uccidete, ardete, tutto vada a fuoco e a sangue purché sia vendicato il Signore». Naturalmente, con questi precedenti, nel Settecento fu fatto santo. Anche nel Medioevo tutti i condottieri che con stragi ed eccidi di massa avevano imposto il cristianesimo nel nord Europa, furono fatti santi.

Nel Concilio di Trento (1547) si impose la necessità di porre un freno all'immoralità dilagante di papi e dell'alto clero e di contenere il nepotismo. Ciò provocò l'instaurarsi nella Chiesa di costumi più morigerati e meno scandalosi, anche se spesso più apparenti che reali. Ma comportò un aumento disastroso della pratica della sodomia, piaga tuttora molto diffusa tra gli ecclesiastici.

I papi saliti agli altari negli ultimi nove secoli sono stati solo tre: Celestino V, Pio V e Pio X, a dimostrazione che la condotta della maggioranza di essi era stata poco virtuosa. Ma oggi che la tendenza a proclamare santi sta dilagando nella Chiesa (il papa polacco in un paio di decenni ne ha proclamati, tra santi e beati, oltre un migliaio) anche i papi sentono olezzo di santità. Recentemente papa Ratzinger ha affermato che il suo predecessore, Giovanni Paolo II, era provvisto di doti sovrannaturali, una specie di semi-dio insomma. Infatti verrà fatto santo a furor di popolo e questo si ripeterà probabilmente coi successori.

Perfino Pio XII, malgrado il suo assordante silenzio per lo sterminio degli ebrei sotto Hitler e l'accusa, da parte di molti storici, di segreta connivenza con gli antisemiti, è in odore di santità. La sua controversa proposta di beatificazione fa parte di un disegno apologetico globale, quello di arrivare ad una totale autoassoluzione della Chiesa. In pratica, si vuole sbandierare al mondo che la Chiesa è infallibile, ha sempre ragione e non c'è nulla nella storia ecclesiastica che richieda un mea culpa, nemmeno la condotta immorale di moltissimi papi.


Tanto più che ai nostri giorni il papa è diventato, tramite i media imperanti, una star mondiale che può bacchettare anche l'ONU. Il culto della sua persona sta ammantandosi di acquiescente latria a tutti i livelli, soprattutto in Italia, ove non c’è giorno che di lui non si parli alla televisione e sui giornali. Ma solo nel nostro Paese ogni esternazione papale si configura come un evento epocale.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)