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lunedì 22 ottobre 2012

Il falso Jahvè. La Bibbia in controluce. 170


Certi episodi, oltre che disgustosi ci appaiono anche decisamente immorali, per esempio il comportamento incestuoso delle figlie di Lot che ubriacano il vecchio padre per unirsi a lui e generare figli (Genesi 19,30-36).

Fra gli episodi d'inaudita crudeltà è singolare quello che narra la vendetta del profeta Eliseo per una banale irriverenza nei suoi riguardi. Mentre saliva al santuario a cielo aperto di Bethel, dei ragazzetti si diedero a deridere la sua calvizie. Eliseo si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orsi che sbranarono quarantadue di quei fanciulli (2 Re 23-25).


Ma sono le atrocità efferate e crudeli a riempire non poche pagine della Bibbia. Riguardano la ferocia con la quale vennero trattati i nemici vinti in battaglia, le frequenti lotte fratricide combattute per motivi dinastici o per dissidi religiosi tra giudei e samaritani e altre atrocità che ci appaiono completamente assurde. Spesso, questi misfatti vengono attribuiti alla precisa volontà di Jahvè, presentato come il Dio degli eserciti che combatte per Israele, oppure come un Dio geloso, collerico e vendicativo.

Già Mosè, nel celebre episodio del vitello d'oro, su ordine preciso di Jahvè non aveva esitato a far trucidare i tremila ebrei che si erano macchiati d'idolatria durante la sua assenza (Esodo 32,27); e quando giunse oltre il Giordano lo stesso Mosè, poco prima di morire, ordinò al suo popolo, una volta conquistata la Terra di Canaan, di votare tutte le popolazioni vinte al completo sterminio, senza far loro grazia o concedere Alleanza (Deuteronomio 7,1-2). Date queste premesse appaiono coerenti (anche se del tutto fantasiosi) gli episodi efferati e cruenti che vengono narrati durante la conquista della Terra Promessa, ai quali si è già accennato.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)