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giovedì 18 ottobre 2012

Peccato e redenzione. La pedofilia. 113


Nel 2005, a causa di questa circolare, Ratzinger è stato incriminato negli Stati Uniti per cospirazione contro la giustizia in un processo contro preti pedofili presso la Corte distrettuale di Harris County. Ma nel settembre dello stesso anno, il ministero della Giustizia degli Usa, per intervento di Bush e di Condolezza Rice, ha bloccato il processo contro di lui, in quanto, essendo diventato nel frattempo sovrano dello Stato pontificio, aveva diritto all’immunità riconosciuta a tutti i capi di Stato.

Ciononostante, la giustizia statunitense, con somma lealtà, è riuscita a superare i mille ostacoli frapposti dai vescovi locali e dal Vaticano e far risarcire le sue vittime con circa un miliardo di dollari, portando alla letterale bancarotta cinque diocesi (Tucson in Arizona, Portland in Oregon, Spokane in Washington, Davenport in Iowa e San Diego in California). I recenti scandali esplosi quasi simultaneamente in molti Paesi cattolici come Germania, Austria, Irlanda, Malta, Italia. Belgio, Olanda e Svezia e perfino Australia ci impongono la domanda: essi sono dovuti ad una recrudescenza della piaga, o piuttosto, sono scandali di lunga durata che soltanto ora, vincendo paure, imbarazzi e vergogna, vengono finalmente allo scoperto? Purtroppo è questa seconda ipotesi a spiegare il fenomeno.

Le stesse gerarchie sono state costrette a riconoscere che, effettivamente, la pedofilia del clero fu ignominiosamente insabbiata per molti decenni come afferma il vescovo di Treviri, Stephan Ackermann, incaricato di far luce nello scandalo dei preti pedofili tedeschi. L'alto prelato ha rivelato che "la Chiesa cattolica" non solo ha "insabbiato", a lungo, i casi di abusi sessuali su minori, ma anziché punire o cacciare i preti colpevoli si è limitata a trasferirli da una diocesi all'altra consentendo loro di iterare gli stessi crimini.

Tanta onestà del clero tedesco nel perseguire “l'operazione trasparenza" non ha trovato l'equivalente nel clero italiano. Infatti, per il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, la richiesta di far piena luce sulla pedofilia dei sacerdoti è stata considerata come il tentativo di "qualcuno" di "minare la fiducia" nel papa, e per la Cei, “un ricatto per chiudere la bocca alla Chiesa".

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)