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domenica 14 ottobre 2012

Peccato e redenzione. La pedofilia 112


Ma l'aspetto piu grave di questo fenomeno non riguarda solo la violenza sessuale che ha coinvolto, altre che preti e suore, anche decine di vescovi e qualche cardinale, quanto la copertura degli scandali da parte delle gerarchie ecclesiastiche, spesso appoggiate dai partiti politici clericali. La Chiesa, come una piovra ferita, si è battuta con ferocia inaudita per impedire che i suoi colpevoli ministri venissero incriminati e, per di più, con sommo cinismo, ha tentato in tutti i modi di non risarcire le vittime dei soprusi patiti.

A voler imporre il silenzio, anzi il “segreto pontificio” sui reati gravi commessi dai religiosi, è stato proprio l’attuale papa Ratzinger quando, da cardinale era a capo della Congregazione per la dottrina della fede (la vecchia Inquisizione).
Con una ben precisa circolare “De Delictis Gravioribus”, inviata ai vescovi di tutto il mondo il 18 maggio 2001, egli non solo ha imposto il segreto su questi orribili abusi, ma ha rivelato che a volere una tale sciagurata direttiva era il papa in persona, quel Wojtyla che il popolino, alla sua morte, voleva fosse fatto santo “subito”.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)