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mercoledì 24 ottobre 2012

Il falso Jahvè. La Bibbia in controluce. 171


E per quanto riguarda le lotte fratricide? Ecco uno degli esempi più efferati, raccontato nel Libro Secondo dei Re. Riguarda lo sterminio dei seguaci di Baal perpetrato dall'usurpatore Ieu, asceso al trono d'Israele dopo aver massacrato, a tradimento e con inaudita ferocia, tutti i membri della casa reale di Acab.

Una volta preso il potere, obbedendo agli ordini del profeta Eliseo che l'aveva fatto segretamente ungere re, attuò il massacro di tutti i seguaci del Dio Baal (che con altro nome indicava Jahvè). Adducendo il falso motivo di voler celebrare un sacrificio in onore del Dio, inviò messaggeri per le città d'Israele affinché tutti i fedeli accorressero nel tempio di Baal. Ne giunsero talmente tanti che il tempio, a cielo aperto e di vasta estensione, ne risultò pieno da un'estremità all'altra. Allora: "Ieu ordinò alle guardie e ai loro capi: «Venite e uccideteli tutti. Non lasciatevi sfuggire nessuno!» Li uccisero a colpi di spada e gettarono fuori i cadaveri. Poi penetrarono nella parte più interna del tempio di Baal, demolirono il tempio e lo ridussero un immondezzaio " (2 Re 10,25-27).

Come punizione divina per quest'orrendo massacro: "Il Signore disse a Ieu: "Perché ti sei compiaciuto di fare ciò che è giusto ai miei occhi [cioè, hai ucciso tutti i fedeli di Baal] e hai compiuto per la casa di Acab quanto era nella mia intenzione [cioè, l'hai completamente sterminata], i tuoi figli – fino alla quarta generazione – sederanno sul trono d'Israele” (2 Re 10, 30).

Indubbiamente, questa è una delle non poche pagine disumane e blasfeme della Bibbia che ci presenta Jahvè come un Dio "meschino, violento e assetato di sangue" (Freud op, cit pag. 375) e non come il Dio-Signore che difende l'umile e l'oppresso. Un Dio unico, quindi, incommensurabilmente inferiore a quello dei grandi misteri egizi dai quali discendeva.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)