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domenica 23 maggio 2010

L'enigma svelato (Il lato oscuro della verità) 19^ Puntata

Davide si riprese rapidamente e dopo pochi giorni era già tornato al lavoro. Ma qualcosa in lui era di nuovo cambiato. Il ricordo del vegliardo lo seguiva a lungo notte e giorno e solo col passare del tempo cominciò lentamente ad affievolirsi. Ma di tanto in tanto riemergeva prepotente.

Allora riviveva con intensa emozione la saggezza e il potere che quel vecchio straordinario aveva emanato in sua presenza. A poco a poco si convinse che ad apparirgli era stato Elia, il profeta più amato e invocato da tutto il popolo ebreo. Ma che cosa gli aveva detto mentre parlava con le labbra mute? Senz'altro qualcosa che riguardava il suo futuro e che egli avrebbe scoperto al momento giusto.

Certo, ora due cose gli erano chiare: che aveva una missione da compiere su questa Terra e che la morte era soltanto un momento di passaggio. Un passaggio per niente pauroso, anzi pieno di serenità e di beatitudine.

Si guardò bene dal rivelare a chicchessia quello che aveva veduto durante la sua morte apparente. Non sarebbe stato creduto e lo avrebbero passato per matto. Nemmeno a Lia osò confessarlo. Era un segreto tutto suo che non doveva rivelare a nessuno. Si scoprì diverso da prima: s'accorse, con stupore, di entrare facilmente in sintonia con le persone che aveva di fronte e di coglierne i pensieri e i sentimenti più profondi e segreti.

Il suo carattere dolce non gli aveva mai creato dei nemici. Ma con alcuni aveva tenuto un comportamento troppo riservato e quasi schivo, specie con certi coetanei che egli giudicava grossolani e volgari. Se ne rese conto e decise di cambiare. Cercò la ragazza che aveva scoperto essere innamorata di lui e che aveva molto sofferto per il suo incidente. Con circospezione e molto tatto, per non accendere in lei vane lusinghe, le manifestò simpatia e attenzione.

Riflettendo sulla sua singolare esperienza aveva avuto la straordinaria intuizione che niente sulla Terra accade per caso e che tutto è preordinato ad uno scopo. Il suo incidente, infatti, era avvenuto per insegnargli cose importanti. Si fece più attento a questo riguardo. Il fatto, ad esempio, che lui fosse figlio di uno straniero, per di più odiato dal suo popolo, doveva avere un significato.

Ma lui non sapeva ancora coglierlo. Col tempo forse ci sarebbe riuscito. Anche la continua ostilità del fratello Joses nei suoi confronti doveva avere un significato. Era certo che lo avrebbe presto scoperto. Intanto continuava ad usare verso di lui la massima dolcezza. Sembrava che Joses, dopo l'incidente, gli fosse diventato ancora più ostile.

Le sue straordinarie abilità nel lavoro avevano fatto sì che lui, per forza di cose, diventasse il capo della bottega. I clienti, specie quelli che esigevano lavori particolari, volevano trattare solo con lui perché lo ritenevano, a ragione, il più esperto e creativo. Ciò comportava che Joses, nonostante la giovanissima età, avesse ormai in mano tutta la situazione e che tutti dovessero sottostare a lui. Per Davide non era un problema.

Riconosceva in pieno la superiorità del fratello e lo ubbidiva senza batter ciglio. Joses, però, era molto esigente e non sopportava che il fratello maggiore si assorbisse, sempre più spesso, nei suoi pensieri, rallentando il ritmo del lavoro. E, dopo l'incidente, ciò accadeva più frequentemente di prima.

D'altra parte Joses era anche molto severo con Giacomo e perfino col padre. Anche se Davide, a differenza degli altri, non reagiva ai rimbrotti che riceveva da lui, una certa tensione era sempre nell'aria.

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Informazioni personali

Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)