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venerdì 15 gennaio 2010

L'invenzione più nefanda per l'umanità

Dio è l'invenzione che ha provocato all'umanità le massime sciagure in tutti i tempi. Inventato dall'uomo delle caverne a sua immagine e somiglianza si è di fatto trasformato nel più potente allibi per giustificare molti dei crimini più efferati perpetrati nel mondo.

Già all'età della pietra, per placare questa entità oscura e invisibile, ritenuta responsabile dei terrificanti fenomeni che sconvolgevano la natura: terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, incendi, violente perturbazioni atmosferiche e così via, il cavernicolo ricorse ai riti magici e ai sacrifici di animali e di esseri umani. Ecco allora gli aztechi squarciare ogni giorno il petto di un uomo, per garantirsi il sorgere del sole, e le tribù primitive, nei momenti di pericolo, ricorrere all’omicidio propiziatorio, sacrificando una vergine, un bambino o un prigioniero, per placare l'ira divina.

Con la nascita dei tre monoteismi poi, in permanente dissidio tra di loro perché ognuno di essi si vanta di possedere il solo dio unico e vero, la ferocia umana si è moltiplicata a dismisura, ingenerando intolleranze, persecuzioni, crociate, guerre sante, conversioni imposte con violenze e altri crimini di ogni genere. Al giorno d'oggi quasi tutti i conflitti che affliggono l'umanità, e sono tanti e spesso sanguinosissimi, hanno un sottofondo religioso che determina continui scontro tra ebrei, musulmani e cristiani.

Malgrado la sua immensa negatività, la religione continua, però, a trionfare nel mondo essendo imposta, coercitivamente a milioni di persone, fin dalla più tenera età, ed essendo insegnata nelle scuole e nelle madrasse. Le democrazie occidentali, che si proclamano laiche, dovrebbero vietare l'insegnamento religioso nella scuola pubblica. Infatti, un'educazione rigorosamente razionale svilupperebbe al massimo il pensiero critico, renderebbe psicologicamente più forti e sicuri, farebbe eliminare tutto il ciarpame che condiziona il sapere tradizionale, spesso inficiato di pregiudizi, superstizioni e infantilismi.

Purtroppo, oggi questo non avviene perché i capi religiosi, ben sapendo che la mente infantile è credulona e vulnerabile, fin dalla prima infanzia la marchiano a fuoco, infettandola col dogma che la fede cieca è una virtù e scoraggiando in tutti i modi il porsi domande. Quando il bambino crescerà, infetterà la generazione successiva con le stesse assurdità religiose, e il gioco si perpetuerà nei secoli.

Per cambiare radicalmente le cose bisogna quindi che governi, genitori e insegnanti, trasformino il sistema educativo irrazionale diffuso nel mondo, e lo improntino ad una visione laica e razionale della vita. La gente, quando è incoraggiata fin dalla prima infanzia a pensare con la propria testa, si rifiuta, da adulta, di accettare ad occhi chiusi le verità indimostrate, e non ha più bisogno di credere in dio per condurre una vita piena, serena, libera e moralmente più appagante. Ecco perché governi, genitori e insegnanti dovrebbero impedire che la scuola pubblica diventi un ulteriore strumento di plagio e favorire, invece, la sua trasformazione in una libera palestra di dibattiti dialettici. Quindi, è la nostra educazione sbagliata che ci impedisce di essere razionali, liberi e migliori, sotto tutti gli aspetti umani.

È il nostro sistema educativo che ci nega l’opzione di una visione laica della vita e ci fa aggrappare alle assurde falsità della religione. Già la Francia ha provveduto a togliere dalla scuola pubblica l'insegnamento della religione che trasmette come verità assolute delle favole mitiche e assurde che tanto danno provocano nel mondo. Anche la Germania sembra avviarsi nella stessa strada.

E l'Italia? È le mille miglia lontana da una simile decisione. Con la classe politica che si ritrova, succube del Vaticano e pronta a cedere sempre più all'invadenza della Chiesa, l'insegnamento religioso nella scuola pubblica da pseudo facoltativo, come è oggi, sta diventando, in modo strisciante, obbligatorio, in barba alla nostra Costituzione laica. Per l'attuale ministro della Pubblica Istruzione, infatti, “l’ora di religione ha una valenza educativa maggiore delle altre discipline” (Mariastella Gelmini, 24.04.09). Per questa ministra, insegnare come verità, delle favole assurde, vere circonvenzioni di minori, è il massimo dell'educazione.

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)