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mercoledì 13 gennaio 2010

L'Italia è uno stato laico?

Gli Stati si possono configurare come teocratici, confessionali, concordatari, atei e laici. Negli Stati teocratici, come ad esempio il Vaticano e l'Iran, il potere civile e politico è sottomesso a quello religioso per cui in essi non vige alcuna libertà democratica ed è assente ogni principio di laicità.

Negli Stati confessionali, come ad esempio il Pakistan, un'unica religione viene riconosciuta e imposta cone religione di Stato per cui non c’è libertà religiosa, giacché l’ateismo, l’agnosticismo e gli altri culti religiosi sono, al meglio, tollerati. Essere tollerati non equivale ad essere liberi.

Negli Stati concordatari, come ad esempio la Polonia, ad una religione vengono riconosciuti dei privilegi rispetto alle altre che condizionano più o meno pesantemente lo Stato. Tali privilegi possono riguardare: agevolazioni fiscali, elargizione di cospicui fondi pubblici, esenzione dei sacerdoti dal servizio militare, finanziamento delle chiese, utilizzo delle strutture scolastiche pubbliche per propagandare idee religiose (ora di religione), esposizione di simboli religiosi in edifici pubblici, riconoscimento del valore legale di alcuni riti religiosi, intangibilità rispetto alle leggi, protezione legislativa e legale dalle critiche e dalla satira. Quindi lo Stato concordatario, pur garantendo alcune libertà democratiche, non è assolutamente laico.

Negli Stati atei, come la Cina, l’ateismo è visto come una dottrina metafisica o religiosa che nega cittadinanza a qualsiasi religione. Quindi lo Stato cinese non solo non ha caratteristiche di laicità ma nemmeno di democrazia.
Negli Stati laici, propriamente detti, come ad esempio la Francia, tutte le religioni sono libere, uguali e sottoposte alle leggi che regolano la convivenza di tutti gli altri cittadini e quindi sono prive di ogni privilegio. Sono gli Stati in cui si attua pienamente la democrazia e la laicità.

L'Italia a quale di queste categorie appartiene? Teoricamente, in base alla Costituzione, dovrebbe appartenere agli Stati laici perché l’art. 8 della Costituzione afferma che "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge" e l’art. 19 aggiunge che "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto…".

L’Italia sembrerebbe quindi volersi configurare come Stato laico. Invece No. Come vedremo in un successivo spot è un ibrido tra Stato confessionale a Stato concordatario e quindi assolutamente privo di una vera laicità

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Leo Zen vive in una cittadina del Veneto di forte tradizione cattolica e usa uno pseudonimo volendo evitare possibili disagi dal momento che scrive opere rigorose e documentate ma fortemente dissacratorie e in controtendenza. Finora ha pubblicato tre saggi: L'INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO (Editrice Clinamen – Firenze – 2003 – 3^ed.), IL FALSO JAHVE' (Edizioni Clinamen – Firenze – 2007), LA “MALA” RELIGIONE (Editrice Uni- Service – Trento - 2009) e il romanzo storico IN NOMINE DOMINI (Prospettiva editrice – Civitavecchia - 2008)